CRASHDÏET: THE UNATTRACTIVE REVOLUTION
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12/12/2007Che attributi i Crashdïet, e sottolineo la parola attributi perché sono davvero necessarie due palle così per affrontare, a muso duro, la perdita inattesa del carismatico frontman Dave Lepard, una fatalità che in altri casi avrebbe finito per dividere senza dubbio in due il malcapitato gruppo di turno, scuotendolo come un debole ramoscello in una ventosa giornata d'autunno. Ma loro, i rockers scandinavi tutto fegato, non hanno perso la strada maestra a fronte di tale tragico evento, reclutando in breve tempo un valido sostituto (individuato nella persona di Oliver Twisted) e rimettendosi immediatamente in pista per non rovinare, come del resto era giusto che fosse, quanto di buono sviluppato insieme allo scomparso compagno di avventure. Ed è in questo quadro che nasce 'The Unattractive Revolution', un album che sembra chiaramente risentire della forte situazione di disagio della band ma anche della rabbiosa voglia di rinascere nascosta all'interno dei vari componenti della formazione, elementi che vengono incanalati in una dimensione sonora sì ancorata allo spirito ribelle insito nel debut 'Rest In Sleaze', ma contemporaneamente sviluppata in un background musicale maggiormente cupo e nervoso, figlio diretto di un quadro personale tutt'altro che luminoso. Il lavoro di produzione generale, come lecito attendersi di fronte ad un'uscita major, risulta ovviamente potente e curato in tutte le sue parti, confezionando al meglio le undici nuove tracce ivi presentate, le quali rappresentano chiaramente una versione 1.2 della musica dei Crashdïet. Questo significa ovviamente non una svolta sonora a favore di un nuovo e differente percorso artistico, ma bensì una naturale evoluzione del sound intravisto nel precedente capitolo in studio, portata a termine in quello che può essere definito un riuscito ritorno discografico. Certo la freschezza compositiva di un tempo si è leggermente dispersa a favore di un approccio maggiormente saturo ed aggressivo, ma ciò nonostante 'The Unattractive Revolution' non ha fallito nel mantenere la brillantezza dei Crashdïet ad alti livelli artistici, portandoli in questo modo a mantere una buona notorietà sfociata nel mese in corso nelle date italiane a supporto dei connazionali Hardcore Superstar. Nostalgicamente cattivi, quasi a tributare il proprio ultimo e sentito saluto al compianto compagno Dave Lepard.
_ PER I FANS DI Hardcore Superstar - Gemini V - The Poodles
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