THE WANKERSS: TALES FOR A SWEET DEMISE
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29/11/2010Tra la numerose nuove uscite nel campo delle sonorità hard moderne con un tocco di punk, un cenno di attenzione va sicuramente elevato nei confronti di questo debut album dei The Wankeers, nuovo progetto sonoro nato dall'estro artistico dell'attivo GG Rock (già con i Baby Ruth). Il sound proposto nel cd ivi recensito nasce dalle radici di acts quali Turbonegro e Backyard Babies, e si sviluppa su trame strumentali gonfiate ulteriormente da un marcato apporto adrenalitico, un puzzle in cui non viene comunque a mancare un tangibile disegno melodico che ben fa da controaltare a composizioni taglienti e selvagge al punto giusto. E proprio questa risulta essere la carta vincente della band in questione, la quale dimostra di saper offrire più di un interessante spunto musicale incastonato in brani capaci di intrattenere a dovere l'ascoltatore di turno, ciò anche grazie ad un sound potente e graffiante al punto giusto, figlio di un lavoro di produzione azzeccato sotto ogni punto di vista. Personalmente ritengo maggiormente incisivi gli episodi in cui la corretta miscela tra melodia e potenza riesce a convogliare al meglio il puro spirito rock 'n' roll dei The Wankeers (come "Tie MySelf" e "The Sweet Demise" giusto per intenderci), mentre auspico una maggior cura nel songwriting per evitare in futuro brani che poco riescono nell'obiettivo di coinvolgere a dovere il destinatario, come nel caso della (a mio giudizio) poco efficace "The Wänkerss Got A War". Ad ogni modo un interessante debutto, contraddistinto tra le altre cose da un lussuoso packaging in digipack.
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