CIRCLE II CIRCLE: DELUSIONS OF GRANDEUR
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25/05/2008La proposta musicale dei Circle II Circle aveva bisogno di una scossa, visto il trend leggermente negativo che aveva accompagnato la band nelle due release successive al gustoso album d’esordio ‘Watching In Silence’. Uno sviluppo musicale che aveva ostentato la mancanza di brani di spicco, che sarebbero stati capaci di fare la differenza in un album comunque piacevole come ‘The Burden Of Truth’. Così dopo due anni di silenzio il combo di Tampa Bay sforna il nuovo ‘Delusions Of Grandeur’ soffermandosi sulla via dell’Heavy/Power Metal intrapresa negli ultimi anni ma sempre con un orecchio di riguardo a quanto fatto con i Savatage, ai quali Zak non potrà certo mancare d’ispirarsi. Un nuovo lavoro che si mantiene su livelli qualitativi alti e che cerca di spingersi oltre al suo ordinario, mettendo in atto una certa personalità che ne arricchisce la loro proposta. A dirla tutta credo che ai fans storici dei Savatage prenderà un infarto quando, inserendo il cd nel lettore e schiacciando l’innocente tasto “play”, si troveranno di fronte al riff spaccaossa e alla doppia cassa martellante di ”Fatal Warning”. Ma niente paura, superato lo shock iniziale il brano risulta tra i più piacevoli, sostenuto da delle buone linee melodiche e da una grinta quantomeno inaspettata. Segue la piacevole ”Dead Of Dawn” che, al pari delle compagne ”Waiting” e ”So Many Reasons”, suona in classico stile Circle II Circle dove a farla da padrone, assieme all’impeccabile Stevens, sono le chitarre del duo Lee/Christopher. Ma a fare la differenza sono i brani di richiamo all’era “Sava”. Come la monumentale ”Echoes”, rock ballad con piano strappalacrime al seguito, e la conclusiva ”Every Last Thing”, brano dalle mille sfaccettature con tanto di coro a più voci degno delle migliori composizioni di casa Oliva. Tirando le somme non è ancora tempo di gridare al miracolo ma, nonostante la pessima copertina, questo ‘Delusions Of Grandeur’ ci presenta i Circle II Circle in un ritrovato splendore che lascia ben sperare. Un album piacevole ed interessante. non solo per i più stoici “Sava-Fan”.
_ PER I FANS DI Savatage - Jon Oliva’s Pain
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