CARNATION: Where Death Lives
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02/01/2021Ci risiamo. Altra operazione nostalgia. Oramai quello di pubblicare roba che poteva essere uscita 30/40 anni fa sembra la regola i belga Carnation, qui alla seconda fatica con un album che richiama il death metal della vecchia scuola, a cavallo tra Svezia e USA. “Iron Discipline” ha un attacco degno degli Entombed di 'Left Hand Path', influenze che ritroviamo anche nei mid tempos di “Sepulcher Alteration”, in cui si sentono molto i Bloodbath, e i blast beat della title track. Sì, niente di male, ma davvero nulla che abbia un minimo appeal o che risulti davvero interessante. Non male “Spirit Excision”, dove il songwriting migliora rispetto al resto, uno dei pezzi migliori insieme alla lunga conclusione affidata a “In Chasm Abysmal”, con il suo procedere lento fino alla sorprendente evoluzione in cui il growl à la Cannibal Corpse lascia il posto a un inaspettato clean. Che dire, un lavoro ben confezionato e professionale, ma nulla che resti a livello di songwriting. Non so, se mi date una buona ragione per cui dovrei accannare Dismember, Unleashed, Entombed, Bloodbath, Edge of Sanity etc. per loro, aggiungo subito alla mia playlist.
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