CANNIBAL CORPSE: A Skeletal Domain
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15/09/2014Una domanda echeggia nell'aria in questi giorni: ha senso oggi, nel 2014, un nuovo album dei Cannibal Corpse? La risposta è più semplice di quanto si possa immaginare, ma bisogna partire da un presupposto fondamentale. Potremmo stare ore a discutere del fatto che probabilmente il metal non abbia più nulla da dire al giorno d'oggi (ma in realtà decine di esempi potrebbero essere portati per sfatare tale affermazione), che sono cambiati i gusti dell'ascoltatore medio (quasi sempre alla ricerca di musica "usa e getta"), che è cambiato il MODO di fruizione della musica e che le nuove band si siano adattate a questo scenario smettendo di osare e di comporre col proprio cuore e la propria testa a favore di un songwriting effettuato fondamentalmente con le orecchie degli altri. Potremmo dire tutte queste belle cose e anche molte altre, ma rimane il fatto che oggi, nel 2014, vige una regola non scritta (in ambito estremo) in base alla quale i gruppi si sfidano a chi ce l'ha più lungo: si rincorrono folli velocità e tecnica sempre più esasperata, la musica al servizio della tecnica e non più (ahinoi) il contrario, perdendo di vista il punto focale della musica e cioè la canzone e le sue calde emozioni. In questo desolante scenario, dunque, un nuovo album dei deathster floridiani ha MOLTO senso. Ha senso perché il nostro Cadavere preferito, edificando le basi di un modo di intendere gore-splatter del death metal alla fine degli anni '80, è andato sempre dritto per la sua strada con genuina passione, restando in ogni caso ben lontano dalle mode del momento. D'altronde han sempre dichiarato di amare alla follia questo genere, di averlo nel sangue -appropriato, no?- (mente sapendo di mentire chi afferma che il motivo sia perché son capaci di fare solo quello) e di non avere alcuna intenzione di fare altro. E come dare loro torto? Alla tecnica fine a sé stessa (comunque ben presente ma, appunto, al servizio della resa generale della musica) e alle velocità parossistiche (e spesso inutili e stancanti) i Nostri rispondono con tonnellate di groove (questo grande sconosciuto!) e freschezza compositiva, facendo in modo che le esplosive nuove tracce (tra le loro migliori in assoluto del nuovo millennio) si stampino subito in mente fin dal primo ascolto e spingano all'headbanging e divertimento più sfrenato (complice anche una produzione mostruosa), che in fondo è ciò che realmente tutti cerchiamo, siamo onesti! Vi sembra poco? A noi no. Dunque, ha senso oggi, nel 2014, un nuovo album dei Cannibal Corpse? Beh, diamine, sì! Ha DANNATAMENTE senso. Quindi evitate inutili pippe mentali e fate vostra seduta stante una copia di 'A Skeletal Domain': tutto il resto sono sterili chiacchiere da salotto che lasciano il tempo che trovano.
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