BURNIN' DOLLS: COURAGE AND FEAR
data
15/04/2007Con un terrificante mix di influenze classiche, sperimentazioni al limite della teatralità, e sonorità rocciose degne dei primi Pantera, i Burnin' Dolls di Udine pubblicano il loro debut "Courage And Fear", un full lenght completamente autoprodotto. Innanzitutto un plauso va alla qualità del prodotto: la band sottolinea la lavorazione interamente "artigianale" (l'intero lavoro è stato fatto nel loro home studio), e bisogna dare loro atto del buon livello qualitativo della registrazione e del mixaggio. Non saremo a livello di una major, ma molti lavori fatti in studio non reggono il confronto con questo lavoro. Parlando invece di musica, la prima cosa che salta all'orecchio è la pesantezza della proposta musicale, un amalgama decisamente personale delle influenze più disparate, che sono poi i gruppi di cui la band propone in sede live alcune cover "rivisitate" sempre secondo l'ottica Burnin' Dolls. A sonorità prese a prestito dai Judas Priest, dagli Iron Maiden, dai Deep Purple, dai Jethro Tull ed altri ancora, si uniscono un gusto particolare per la teatralità delle linee vocali e per quella distorsione delle chitarre tipica del thrash fine ottantiano (Pantera, come si diceva, ma anche Anthrax ed altri). Completa il quadro una struttura ritmica lineare ma non banale, in grado di sottolineare in modo più che adeguato tutti i passaggi ed i cambi interni alla struttura dei pezzi. C'è fantasia, c'è personalità, c'è aggressività ma anche introspezione (gli intro acquosi di pezzi come "Sauvage" odorano di una lontana "Planet Caravan"): c'è la maturità di una band che, nei suoi cinque anni di attività, ha saputo scegliere una propria direzione e seguirla con costanza. Non è un disco semplice: come molti album dotati di un'impronta particolare, la sua metabolizzazione richiede parecchi ascolti, e non poca concentrazione; in compenso è un album in grado di appassionare, anche se più sulla lunga distanza che nell'immediato. Il che, forse, è anche meglio.
Commenti