BROTHERS OF METAL: Prophecy Of Ragnarock
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19/11/2018Quando si ha a che fare con un cd di esordio in cui le cose non vanno tutte per il verso giusto si tende comunque ad essere leggermente indulgenti nella valutazione finale, ma questo non è, ahimé, il caso dei Brothers Of Metal, un monicker che è tutto un programma. Troppo evidenti i richiami alla band di Joey Di Maio, soprattutto nelle liriche piene di clichè in cui a volte si rasenta il ridicolo, ma anche nel sound dalle caratteristiche epicheggianti a cui si associa qualcosa di folk e di sinfonico, ed in questa fattispecie l'assemblaggio di tali sonorità si rivela controproducente, a partire dalla produzione in cui si nota sofferenza nelle parti di batteria mentre il lavoro eseguito dalle tre chitarre poteva benissimo essere realizzato da una coppia di axeman. Non convincono nemmeno le parti vocali, dove il cantato aggressivo ad opera di Joakim Eriksson assomiglia non poco a quello del Joakim dei Sabaton meno stentoreo, ma come se fosse settato in modalità harsh in parte addolcito dai gorgheggi gothicheggianti di Ylva la quale mette in mostra un cantato sì pulito, ma carente in termini di prestanza e dinamismo, del tutto ridondate la presenza del terzo vocalist Mats Nilsson con le sue inani narrazioni facenti parte di questo concept. Non tutto è comunque da cestinare, ogni tanto fanno capolino buone intuizioni che rendono perlomeno più accattivanti alcuni brani, "Siblings Of Metal" in primis, oppure "Gods Of War" in cui nonostante la presenza di luoghi comuni si riesce ad intuire la presenza di un certo potenziale, ma al di là di questi pochi aspetti positivi ci troviamo di fronte alla presenza di un combo ancora acerbo e almeno per ora di poca consistenza.
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