BROKEN HOPE: SWAMPED IN GORE
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19/02/2009Nonostante una grossa fetta di pubblico ne ignori l'esistenza, gli statunitensi Broken Hope rappresentano un capitolo non trascurabile nella storia del Death made in Usa. Meno di dieci anni di attività, quasi esclusivamente a livello underground, anche se adesso sembrano essersi riformati (anche se non si hanno notizie di pubblicazioni e album, e il fondatore Brian Griffin continua la sua attività di tour manager, ndr). Lenti, pachidermici, sporchi ma allo stesso tempo brutali e marcissimi: questa è la formula dei Broken Hope. Quindi possiamo trovare momenti di cieca violenza e devastazione come "Dismembered Carcass", che dopo brutali esplosioni blast beat rallentano verso un sound cupo e monolitico, che trasuda morte e marciume in ogni singola battuta. Obituary, Incantation, Mortician e Nunslaughter: questo è esattamente ciò che troverete nel quintetto dell'Illinois. Il più mortifero e decadente verbo dell'oscurità è ciò che racconta il bassissimo growl di Joe Ptacek, la decomposizione, la corruzione, il sangue e la morte ciò che i nostri mettono in musica. E se vi chiedete da dove il brutal e tutte le sue derivazioni ha tratto ispirazione, beh questo disco è parte della risposta. A livello tecnico e soprattutto melodico non si sente molto, così come non possiamo dire che la registrazione sia al massimo della qualità, ma questa è la vecchia scuola, gente! Un album dall'importanza fondamentale, così come i successivi 'Bowels Of Repugnance' e soprattutto 'Loathing'. Un must per tutti gli appassionati. P.S. L'album è stato ri-registrato e ri-stampato con una nuova copertina dalla Metal Blade.
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