BONFIRE: Higher Ground
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25/01/2025Hans Ziller è in giro da una vita: ha iniziato a girare birrerie e locali scalcinati dal 1972 con i Cacumen, realizzando tre Lp nel quadriennio tra il 1981/1984. I Cacumen, successivamente, furono rimpiazzati dai Bonfire, che da metà degli anni ’80 rilasceranno in successione ‘Don’t Touch The Light’, ‘Fireworks’ e ‘Point Blank’, ovvero la sacra triade che li rese celebri per la comunità hard & heavy europea. Seguiranno tanti altri album, ma anche svariati cambi di formazione che hanno traghettato i Bonfire fino ad oggi con l’imminente ‘Higher Ground’. Un album che procede con quanto piombato nel precedente ‘Fistful Of Fire’: forte di una produzione potentissima, la solita gran patina melodica, ma sfodera anche il pugno di ferro quando ci vuole. La nuova release è perfettamente bilanciata tra tracce che non smentiscono la provenienza teutonica, ad altre dal piglio class metal, il tutto reso pregevole dagli assoli bellissimi della consolidata copia Ziller/Pané. I nostri giocano d’esperienza nel confezionare il prodotto, ma va dato atto al quintetto di avere ancora tanta energia in corpo ed idee da esprimere. Anche il reclutamento del nuovo cantante, il bravissimo Dyan Mair, è sintomo della volontà da parte di Ziller di portare avanti la propria creatura con profonda convinzione. Non è che vi sia molto altro da aggiungere per un album dei Bonfire, se non apprezzarne la buona scrittura e la classe innata di questo storico gruppo tedesco.
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