BLOODBOUND: Tales From The North
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26/07/2023Tagliano il traguardo del decimo atto discografico i Bloodbound, nati in Svezia in quel di Bolinas. Il loro metal classico iniziale, legato anche alla NWOBHM ha improvvisamente cambiato direzione prediligendo sonorità power care a Sabaton e Powerwolf a partire da 'War Of Dragons': la loro carriera ne avrà sì beneficiato, di contro si sono susseguiti album decisamente più canonici. Il nuovo 'Tales From The North' mostra una carenza di personalità fin dal titolo ed è davvero un peccato perchè dispiace sentire un'ugola, quella dell'ottimo Patrik J. Selleby, potente e versatile e le asce dei fratelli Olsson alle prese di brani suonati e prodotti in maniera sì inappuntabile ma ahimè troppo derivativi con i riferimenti agli act sopraindicati che si sprecano in maniera a tratti imbarazzante ("The Raven's Cry", "Between The Enemy Lines" che fanno il verso rispettivamente proprio a Powerwolf e a Sabaton). La situazione migliora parecchio in "Land Of Heroes" autentica scheggia, "Odin's Prayer ricca di melodie dal facile appeal, qua e là si rinvengono passaggi dal gusto folk/celtico realizzati usando strumenti tradizionali con l'intento di dare dare una certa discontinuità a un andamento fin troppo lineare, monotematico. In ogni caso le caratteristiche che il pubblico possa apprezzare molto questa tipologia di canzoni ci sono tutte, non si rinvengono elementi critici che possano inficiare la qualità del songwriting cosiì come non mancano spunti degni di nota, ma l'impressione è che ancora una volta abbia prevalso il mestiere, un compito assolutamente ben eseguito dove ogni tassello deve stare al proprio posto senza ulteriori sussulti o divagazioni sul tema.
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