BLOOD THIRSTY DEMONS: MORTAL REMAINS
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23/01/2008Giunti al loro quarto full lenght, i nostrani Blood Thirsty Demons confermano il loro trend tributario ai Death SS delle origini: un Rock (o poco più, diciamo pure un Hard Rock) cupo, improntato ai giri pianistici ed organistici, che verte su una struttura vocale a metà tra Ozzy Osbourne e Steve Sylvester, giostrato tra i chiaroscuri di un goticismo medievaleggiante ed il cupo rintocco di un Heavy maledetto. Ottantiano, in una certa qual misura; nuovo quasi per nulla; ripetitivo a tratti. Vero è che il gruppo lascia poco di intentato, in effetti, ma va pur detto che alla carica non indifferente di taluni pezzi ("Symphony From The Grave" in primis) si accostano spiazzanti scelte come l'opening di "Day By Day" (terribilmente "Mama Said" dei Metallica, quanto meno nella prima parte del pezzo): il risultato è un altalenante giro di giostre, in bilico tra il coinvolgimento dell'ascoltatore e la sua autocommiserazione, tra una carica ed una potenza che fanno alzare i volumi a livelli indicibili ("Welcome To My Funeral") ed una cocente delusione frutto di una monotonia a tratti imbarazzante ("Deadly Sins"). Sicuramente non si può dire che sia un disco che non offre spunti, anzi: al contrario, le riflessioni su 'Mortal Remains' rischiano di essere fin troppe e fin troppo diversificate, vista l'estrema capacità di modificarsi di attimo in attimo di cui questo album è intriso; rimane infine aperto il più classico degli interrogativi, ossia se il disco in questione valga o meno i soldi che costa. A tal riguardo, più che in tanti altri casi mi permetto di dire che dipende dai punti di vista. Semplificando di molto il delirio, sosterrei infatti che valga la pena di acquistarlo nei casi in cui: 1 - già si abbiano i dischi di Ozzy; 2 - già si abbiano i dischi dei Death SS; 3 - si sia alla ricerca di sonorità cupe ma non estreme; 4 - si apprezzino dal profondo strutture sostanzialmente non Metal ma Rock; 5 si sia alla ricerca di un disco sottilmente inquietante. In uno o più dei suddetti casi, l'acquisto di "Mortal Remains" è sostenuto se non caldeggiato; in altri casi, quale ad esempio la ricerca di un disco innovativo o di una slavina di violenza sonora, se ne suggerisce vagamente l'ascolto, ma nulla più.
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