BLACK STONE CHERRY: BLACK STONE CHERRY
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24/06/2007Dal profondo sud statunitense, dal Kentucky per l’esattezza, arrivano i Black Stone Cherry, nuovo ingresso nel roster Roadrunner da collocare obbligatoriamente nel settore più ‘rock’ della label alternativa per eccellenza. Non sapevo granchè di questa band, e sebbene il monicker dei quattro ragazzi sia senza dubbio attraente, una recensione su Blabbermouth che li stroncava con un netto 4 non faceva presagire il meglio. Devo dire che invece fin dal primo ascolto Chris e compagni mi hanno convinto senza troppe riserve; il southern rock contaminato di hard rock USA e abbellito con un pizzico di grunge si rivela ben scritto e ben arrangiato, tutt’altro che privo di feeling e anzi ligio nel trasmettere le atmosfere più sanguigne del territorio sudista. A metà strada tra Audioslave e Nickelback, i Black Stone Cherry si fanno strada a forza di brani potenti e ferini, senza mai dimenticare la melodia o l’aggressione da bettola sporca i cui tavoli trasudano Jack Daniels e Southern Comfort; “Rain Wizard”, “Violator Girl” e le conclusive “Drive” (il brano a mio avviso più riuscito) e “Rollin’ On” sono solo i picchi toccati dalla band nel corso di un debut album non privo di sbavature ma che a conti fatti si rivela una prima prova tutt’altro che da buttare. Giovani promesse cresceranno si spera, e la prossima volta che vedete un 4 su Blabbermouth magari non fidatevi al 100%.
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