BIG COCK: YEAR OF THE COCK
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02/12/2005Fate vostro questo cd, senza esitazioni. "Ma come, hai appena iniziato la recensione e ci esorti già ad acquistare il disco?" direte voi, e io vi rispondo senza mezzi termini "Sì, e anche in fretta!". I Big Cock sono una delle più belle sorprese di questo 2005, un gruppo fautore di un grandissimo cd di tipico hard-rock ottantiano nel più puro senso del termine, intriso inoltre di escursioni vicine ai lavori editi nei primissimi nienties. I riferimenti sono tantissimi, tutti miscelati con incredibile disinvoltura, tutti provenienti dalla scuola dei grandi capostipiti del genere, quali ad esempio Guns N' Roses, Ac/Dc, sperimentazioni glam e tastabili elementi rock 'n' roll. La band, capitanata dal duo formato da Robert Mason (Lynch Mob, Cry Of Love) e David Henzerling (King Cobra), dimostra una incredibile predisposizione per il genere proposto, offrendo una performance di assoluto valore in tutte le tredici tracce del disco, capace come pochi altri di trascinare l'ascoltatore dal primo all'ultimo minuto della propria durata. La produzione, perfetta nel miscelare al meglio tutti gli ingredienti e di enfatizzare al meglio la potente carica vocale di Mr. Mason, latita solo leggermente per quanto riguarda l'incisività relativa al rullante, forse eccessivamente "leggero" per quanto concerne un album di questo genere. Detto ciò vi assicuro che è assolutamente impossibile rimanere inermi di fronte ad una tale fottuta carica rock, ampliata a dismisura dal divertente background delle tematiche contenute nei testi, tutte in perfetta linea con un simpatico monicker come quello adottato dal gruppo stesso. Un groove devastante, del puro hard-rock senza compromessi e una copertina veramente da sballo: questo il biglietto da visita dei Big Cock, una delle più grandi sorprese di un 2005 davvero da incorniciare.
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