BENEDICTION: THE GRAND LEVELLER
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20/05/2007Interessante ritorno dei deathster inglesi, a un solo anno dall'interessante e seminale "Subconscious Terror". Privi dell'ottimo vocalist Barney Greenway (passato ai Napalm Death) i "Benedizione" propongono questo interessante full lenght, dal notevole valore "storico". Qui, infatti, il discorso iniziato nell'album precedente trova piena realizzazione: ci troviamo di fronte a un sound più maturo e ricercato. Non ci troviamo di fronte a un lavoro che spicca per spessore tecnico, ma piuttosto a un album carico di attitudine, rabbia e suonato dannatamente bene, con riff e fraseggi semplici quanto azzeccatissimi. La parte solistica non appare molto curata tecnicamente, ma come già detto, non è il virtuosismo ciò che dovete aspettarvi in quest'album. Stilisticamente, troviamo sempre le solite influenze: Celtic Frost (di cui è presente un'interessante cover), Venom, e un certo "tocco" NWOBHM. I testi esprimono una forte protesta sociale, oltre a una certa attenzione nei confronti di alcuni famigerati serial killer (Jack the Ripper e Son of Sam) sempre in chiave antisociale. Insomma un buon album, che colloca i Benediction tra i massimi esponenti della scena death inglese insieme a Cancer e Bolt Thrower. Lo si apprezza appieno dopo diversi ascolti, però.
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