HANOI ROCKS: STREET POETRY
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18/12/2007E bravi Hanoi Rocks! Pochi mesi dopo il rilascio del singolo apripista "Fashion", che il sottoscritto già aveva etichettato su queste pagine come un gustoso e stuzzicante antipasto, la banda di Mr. Monroe si riaffaccia definitivamente sul mercato con 'Street Poetry', un cd che ridona i giusti fasti ad un gruppo purtroppo non esule dai classici alti e bassi insiti nelle chiacchierate carriere dei musicisti. L'atteso nuovo full-lenght in questione, rilasciato sotto il patrocinio della britannica Demolition Records, ci restituisce una formazione in vero e proprio spolvero, la quale si riappropria in modo piuttosto deciso del proprio classico stile a metà tra elementi glam ed influenze di caratteristico stampo rock 'n' roll, una scelta che viene senza mezzi termini premiata grazie a tredici nuovi brani di ottima fattura, i quali non mancheranno di allietare a dovere anche le orecchie dei fans storici del combo finnico. La formula, quindi, è sempre la stessa, e può essere meglio indicata come un miscuglio di trascinanti rock songs intrise di melodie ruffiane al punto giusto, una veste che gli Hanoi Rocks hanno dimostrato, in passato, di saper indossare nel modo più disinvolto possibile, costruendosi una buona reputazione all'interno della schiera dei vari fans sparsi in differenti zone del globo. In questo quadro si uniscono, come nelle speranze di ognuno di noi, i classici ed onnipresenti cori di supporto ai chorus e le distorsioni dal sapore simil-blues in pieno marchio Hanoi Rocks, le quali dimostrano comunque di essere state camaleonticamente trattate per non sfigurare nemmeno all'interno del music business dei giorni nostri, altra scelta che premia una produzione attenta a curare ogni singolo aspetto del cd ivi discusso. Quella che rimane dopo molteplici ascolti di 'Street Poetry' è quindi l'impressione di avere a che fare con un prodotto di evidente qualità, studiato sì a tavolino in tutti i minimi dettagli dei brani in esso contenuto, ma anche pregno dello sfacciato senso di appagamento posto alla corte del sarcastico Michael Monroe. Il vero e proprio potere della persuasione insomma, come ben descritto all'interno della quinta traccia del dischetto in questione.
_ PER I FANS DI Spike
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