AXEL RUDI PELL: CIRCLE OF THE OATH
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27/03/2012Non rappresenta nessuna novità questo 'Circle Of The Oath', annuale uscita del chitarrista tedesco che timbra il cartellino anche nel 2012. Disco di una professionalità positivamente sconcertante che non conosce cali qualitativi, anch'essi per fortuna quasi sempre sullo stesso livello uscita dopo uscita. Certo sembra ascoltare non soltanto sempre lo stesso disco, ma anche lo stessa sistematica produzione, gli stessi suoni e, sciaguratamente, provare le stesse identiche emozioni. Non fosse per la consueta straordinaria prova di Gioeli e per l'ispirazione degnamente e rigorosamente classica di Pell il disco sarebbe un lavoro da mestieranti alla prese più con le bollette da pagare a fine mese che con l'impeto creativo. Tutto sommato 'Circle Of The Oath' riesce a tenere saldo l'interesse attraverso brani contagiosi e mai tirati per i capelli, costruiti attorno a melodie dal fine respiro epico che animano tutto il consorzio inventivo del biondo chitarrista tedesco. Un paio di brani fotocopia all'inverosimile, autoplagio a dir poco, segnano una caduta di rendimento non completamene inaspettata, ma nel complesso riusciamo a stare dietro al disco senza particolari affanni, anzi esaltandoci durante l'assolo della title-track, l'energia epidemica di "Fortunes Of War", i quasi dieci minuti della magnetica "World Of Confusion". Del tutto irrelavante, invece, la presenza di Terrana alla batteria il quale non fa la differenza come potrebbe.
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