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AT VANCE: RIDE THE SKY

data

24/10/2009
60


Genere: Melodic Power Metal
Etichetta: AFM Records
Distro:
Anno: 2009

Dopo dieci anni di carriera gli At Vance non hanno ancora trovato la loro dimensione, album dopo album la band di Olaf Lenk continua imperterrita in un altalenarsi di alti e bassi che non rendono onore a quanto di buono dimostrato in questa decade. Dopo l'ennesima "rifondazione" di due anni fa il quartetto ha sfornato un album piacevole come 'VII' presentando tra le proprie fila la talentuosa voce del singer Rick Altzi e lasciando così presagire in un roseo futuro. Ed invece ecco di nuovo gli At Vance sbandare, presentando un lavoro incolore come questo 'Ride The Sky' che non aggiunge davvero nulla di nuovo alla scena Power degli ultimi venti anni. L'impressione è che Olaf Lenk dopo aver "riconquistato" i fan con un cantante che non facesse rimpiangere i suoi illustri predecessori, vedi alla voce Oliver Hartmann e Mats Leven, e con un album accolto gradevolmente dalla critica si sia impuntato nel voler creare un lavoro ad hoc, d'indubbia perfezione tecnica e ricco di maestria compositiva, che facesse fare ai suoi At Vance finalmente il salto che conta. Ma le forzature si pagano, e questi meccanismi "forzati" in 'Ride The Sky' si sentono eccome. Brani costruiti come le scuole di Helloween e Malmsteen hanno insegnato negli anni: un altalenarsi di mid e up-tempo dietro alla solita struttura che fa capolino ad un buon ritornello, più o meno, e lascia spazio agli sconfinati assoli di chitarra di Lenk. Ovviamente sull'operato tecnico dei quattro è ineccepibile, ma l'unico a venire fuori bene da questo lavoro è ancora Rick Altzi, questo "giovane Jorn Lande" è una nuova garanzia al quale non posso che augurare altro che le migliori cose per la sua nuova avventura con i finlandesi Thunderstone. Questo 'Ride The Sky' purtroppo mi ha deluso. Un album piatto dove l'eccessiva ripetitività alla disperata ricerca della "formula vincente" ha dato vita ad un disco davvero noioso, melenso e privo d'intensità. Beh, gli At Vance sono bravi, certo, allora se vi basta questo fatevi sotto.

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