ARTHEMIS: THE DAMNED SHIP
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16/03/2004Secondo album per i veneti Arthemis, e che album! Infatti in "The Damned Ship" possiamo vedere all'opera una band che riesce a sfornare un sound compatto ed entusiasmante, creando così canzoni dal forte gusto personale anche se innegabilmente intrise nel power metal anni '80 (vedi Helloween). Le nove canzoni del cd (a parte le strumentali "The Wait" e "Earthquake" che non mi hanno pienamente convinto) sono tutte tracce figlie di una interessante ricerca melodica : certo, molte volte i ritornelli sono molto semplici e di facile assimilazione ma, diciamocela tutta, che power sarebbe senza refrain da cantare a squarciagola ai concerti??? Il suono della band poggia su una base ritmica basso/ batteria veramente di prim'ordine, sopratutto Paolo dietro alle pelli dà alle canzoni quella marcia in più in fatto di velocità e potenza; gli assoli di chitarra sono di pregevole fattura e mai banali, in alcuni casi direi addirittura memorabili. "The Night Of The Vampire", la velocissima "Quest For Immortality", "Starchild" e "Sun's Temple" faranno la gioia dei power fans più accaniti, con una prestazione vocale a dir poco eccezionale del buon Alessio Garavello che non ha nulla da invidiare a cantanti ben più affermati (chi ha detto Kotipelto?). In definitiva non posso che consigliare questo disco a tutti i metal kids amanti delle sonorità power e speed degli ultimi anni. Per i vecchi estimatori del power anni '80 un ascolto preventivo e quantomai consigliato....
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