ARCHGOAT: THE LIGHT-DEVOURING DARKNESS
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03/03/2009Con il disco in questione, la band raggiunge il pur sempre notevole traguardo di sei lavori, tra ep, demo e un precedente 'Whore of Bethlehem' che ben tre anni fa non tardò a stupire gli amanti del black metal più underground. Ad ascolto ultimato però una cosa è certa: se i finlandesi sono attivi da ben venti anni, e la situazione è ancora questa, non c’è tanto da gridare al miracolo. Il processo di fossilizzazione che colpisce alcune bands dell’underground è ormai noto a tanti, e questo prodotto non fa altro che occupare il posto dietro tutte le altre medesime uscite del genere, che son tutto fumo e niente arrosto. Un'attesa di tre anni per una fotocopia del debut non mi sembra una prova di fiducia nei confronti di chi li supporta. Quello di Lord Angelslayer è un growl quasi sul gutturale, non death, più soffocato e lacerante, ma purtroppo scontato e penalizzato da un miscuglio di suoni non proprio originali. Tanti sicuramente non saranno d’accordo con questa recensione. Riconosco, d’altro canto, che molti considerano gli Archgoat addirittura un culto (ah si? E allora i Darkthrone cosa sarebbero?), ma non bastano brani come la title-track o la più doomish "Goat And The Moon" per alzare il livello di qualità di questo platter. Una, purtroppo, prevista attesa che dividerà tanti ascoltatori… auguri!
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