BURNING RAIN: Burning Rain
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20/05/2013Dopo l'interruzione della favola chiamata Bad Moon Rising che segnava la fine del sodalizio tra il cantante Kal Swan e il chitarrista Doug Aldrich, quest'ultimo decisedi dar vita ad un nuovo capitolo della già brillante carriera, assoldando il singer Keith St. John dai Medecine Wheel, il bassista Ian Mayo e il drummer (ex Steelheart) Alex Makarovich. Grosso modo l'esordio di questa band, datato 1999 e originariamente pubblicato dall'etichetta nipponica Pony Canyon si rifaceva, sia pur in parte, al prosieguo del discorso intrapreso con i primi lavori dei Bad Moon Rising, quindi un hard rock solo a tratti ispido, imperniato su una forte caratterizzazione bluesy tant'è che può essere accostato ai Whitesnake (in cui milita tutt'ora proprio Aldrich), ma anche ai mai dimenticati Badlands del compianto Ray Gillen (a cui St. John evidentemente si ispira, oltre che allo stesso Coverdale); non mancano riferimenti ai Led Zeppelin specie in "Cherry Groove. I brani risultano scorrevoli, e come lecito attendersi si mantengono ad un livello nel complesso elevato in virtù del sapiente guitar-work, e dell'impeccabile qualità vocale di St. John. Una particolare nota di merito vanno alla veloce "Can’t Cure The Fire", alla suadente power-ballad dalle sfumature AOR "Making My Heart Beat", il buonissimo hard alla Badlands ma corroborato da belle iniezioni di funky "Heaven's Garden" mentre echi di sonorità molto care agli Hurricane e ai Van Halen più dinamici vengono rispolverate nella frenetica "Can't Cure The Fire". Una ulteriore nota nota di merito va anche alla Frontiers per aver riportato alla luce due gioiellini lasciati ingiustamente nel dimenticatoio come il cd in questione e il successivo 'Pleasure To Burn'.
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