ARCH ENEMY: BURNING JAPAN LIVE 1999
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04/07/2005Per certe band il Giappone è un po’ l’albero della cuccagna; specialmente per i gruppi scandinavi, il mercato nipponico rappresenta con tutta probabilità la fetta maggiore dei guadagni. Non è un caso che più di una band decida di registrare il proprio live album nella patria del Sol Levante. In Flames, Children Of Bodom, Terror 2000… e Arch Enemy. Michael Amott deve probabilmente erigere un monumento ai kids dagli occhi a mandorla visto lo straripante successo anche della sua seconda band (i 70’s rocker Spiritual Beggars); facezie a parte “Burning Japan Live”, disponibile esclusivamente in versione giapponese, qui in Europa lo potete trovare nei vari mailorder online, fotografa la band dei due terribili fratellini nel tour di supporto al capolavoro “Burning Bridges”, prima del fatale split con Johan Liiva. Johan Liiva tra le altre cose protagonista assoluto di questo platter, vero mattatore da prima classe che soggioga letteralmente l’audience nipponica totalmente al suo comando, incorniciandoci una performance ricca di feeling e pressochè identica a quella su disco. I brani si concentrano, come è ovvio, sull’album all’epoca più recente anche se non vengono tralasciati diversi classici del passato come “Beast Of Man”, “Bridge Of Destiny”, “Dark Insanity” o “Transimgration Macabre”. Peccato manchino brani comunque importanti come “Bury Me And Angel” o “Let The Killing Begin”. Impeccabile la coppia chitarrista della ditta Mike & Chris Amott, precisa alla battuta la sezione ritmica di D’Angelo e Erlandsson, partecipe fino allo stremo il boato del pubblico. Cosa si può chiedere di più ad un disco dal vivo?
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