AMORPHIS: Live At Helsinki Ice Hall

In un periodo in cui i palazzetti e le arene sono templi sconsacrati lasciati in balia della polvere e delle tenebre nei quali si aggirano solo gli spettri silenti dei live che furono, la pubblicazione di un live album ha il potere di riscaldare i cuori ridestandoli dall'intorpidimento portato da questa pandemia. Così i finlandesi Amorphis ci regalano le emozioni di un live show, uno degli ultimi prima di questo stop forzato, svoltosi nel dicembre del 2019. I nostri giocano in casa nella cornice dell'Helsinki Ice Hall, luogo di culto che ha visto esibirsi nel tempo le più grandi metal bands della scena internazionale come Metallica, Deep Purple e Iron Maiden. La scaletta proposta ripercorre tutto il cursus honorum della band dai suoi esordi con 'Tales from the Thousand Lakes' del 1994 fino all'ultima fatica del 2018 'Queen of Time'. Proprio con un estratto da quest'ultimo lavoro la band scandisce le  battute introduttive; "The Bee" irrompe tuonando con un un Tomi Joutsen in gran spolvero con la sua timbrica cangiante che alterna un profondo growling a linee evocative più pulite e melodiche, un trademark dei finlandesi. "Bad Blood" è un'altra hit immancabile in sede live, estratta dal superbo 'Under The Red Cloud', ha il suo punto di forza nel refrain capace di scaldare e coinvolgere gli avventori. Si pesca dal fondo del baule dei ricordi con la granitica "Into Hiding" estratta dal disco d'esordio 'Tales from the Thousand Lakes' e magistralmente interpretata da Tomi Joutsen che non fa rimpiangere il suo predecessore, attuale chitarrista, Tomi Koivusaari e che fa da contraltare con la sua durezza alla ben più melodica e folkeggiante "Sampo", estratta da 'Skyforger' uno dei lavori più melodici del sestetto. Dopo questa breve digressione si ritorna prontamente sui lavori più recenti della band e soprattutto sull'ultimo capitolo del 2018 di cui il live risulta infarcito di tracce. Spiccano tra queste sicuramente "Wrong Direction", brano nel quale è possibile apprezzare a pieno il raffinato riffing melodico e la linea vocale pulita ed evocativa. Degne di menzione risultano anche l'epica e sugestiva "My Kantele", inno alla musica e alla tradizione poetica finlandese e "Silver Bride", uno dei capitoli migliori estratti ancora una volta da 'Skyforger'. L'epilogo è affidato alle note di "House of Sleep", acclamata e sostenuta dal pubblico, resta uno dei veri e propri cavalli di battaglia della band che ancora una volta affonda le sue radici nella tradizione popolare ed epica finlandese con i suoi riferimenti al poema Kalevala. La compagine finnica con questo live ben confezionato ritorna nella città dove tutto è iniziato e traccia un primo bilancio più che convincente di questi ultimi trenta anni di attività. La qualità alla quale gli Amorphis ci hanno da sempre abituati è un fatto che non può essere messo in discussione e che trova ulteriore suggello in questo live. La band suona coesa, energica e dimostra di non sbagliare un colpo eseguendo i brani in maniera fedelissima, sorretta anche da una produzione limpida e non impastata. Avremmo sicuramente voluto sentire anche altre note hit come "The Smoke", "Hopless Day" o qualche brano estratto dal sottovalutato 'Tuonela', ma purtroppo il tempo è poco e la produzione musicale dalla quale attingere è davvero vasta. Nell'attesa di ritornare quanto prima a gustarceli dal vivo nel prossimo tour estivo.