AMBERIAN DAWN: Magic Forest
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17/07/2014Verso la fine dello scorso anno avevamo potuto apprezzare l'operato della nuova singer Capri che aveva preso il posto della precedente Heidi Parviainen al momento della pubblicazione di 'Re-evolution', una sorta di best of. Anche stavolta la fascinosa fanciulla ripaga in pieno le aspettative con la sua voce molto versatile e contraddistinta da una certa eleganza (meravigliosa durante l'interpretazione di "Green Eyed"), mentre appare ancora troppo lineare il lavoro strumentale degli altri membri degli Amberian Dawn (stiamo parlando del loro quinto album, e la band non possiede ancora un preciso trade-mark). Sia ben chiaro: i brani presi singolarmente funzionano piuttosto bene, si presentano molto appetibili (ad eccezione di "Memorial", rovinata dall'uso della voce maschile lirica che si affianca a quella di Capri) e riescono a rimanere in testa con melodie e refrain canticchiabili ("Cherish My Memory", la title-track ed in particolare "Son Of Rainbow"); è da lodare il tentativo di svincolarsi dai canoni imposti dai Nightwish ed Epica con le parti di matrice gothic ridotte ai minimi termini mentre nei momenti più accelerati si rivolge lo sguardo verso il power metal degli Stratovarius ("Agonizing Night") o al neoclassical del Maestro Yngwie ("Endless Silence"). Ciò che preoccupa è una mancanza di incisività nel sound ove si denota un'eccessiva preponderanza delle tastiere a scapito delle chitarre determinando così un insieme assai carente in termini di spessore. In sostanza, questo 'Magic Forest' si rivela un cd che non porterà ulteriori cambiamenti riguardo le sorti del gruppo uscendone nè indebolito nè rafforzato: i detrattori non modificheranno certo la propria posizione, gli estimatori continueranno a trovare momenti di gioia nell'ascolto di questi dieci brani che si presentano più agili e meno complessi rispetto a quelli delle precedenti releases.
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