ALASE: Vastaus
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02/03/2020Primo album in studio per i finlandesi Alase, progetto discografico dedito ad un sound dalle molteplici sfumature, certamente con l'obbiettivo di emozionare con melodie ariose ed emotivamente coinvolgenti. Un sound il loro che abbraccia molte sfumature, un alternative rock con divagazioni metal, talvolta core, talvolta dalle ritmiche serrate che lasciano intravedere un metal estremo. Ci tornano alla mente gli Amorphis, per gusto delle armonie e capacità di condensare tante attitudini, paragone importante che deve però darvi l'idea delle potenzialità degli artisti. L'importante in questi casi è che si faccia musica in libertà e la genuinità della band è innegabile, tanto quanto la capacità di scaldare i cuori. Fraseggi pop e crescendo vocali ci trasportano verso un cielo terso, vibranti sogni che scivolano lungo le curve dei nostri desideri, calore che tutto avvolge e che rischiara, infondendo speranza. La poliedricità dell'interpretazione vocale e le melodie intrecciate ad essa, rincuorano letteralmente l'ascoltatore. Citazioni di Opeth più armoniosi e gothic in stile Sentenced, regalano quella fascinosa malinconia che talvolta aiuta a comprendere quanto si sia fortunati a poter amare ed essere amati. Mestizia che viene spazzata via da un sorriso, femminile fascino che ci fa dimenticare ogni quotidiano tedio. Album davvero gradevole, dalle espressività molteplici ma mai banale. Forse a tratti gli Alase si perdono in un'alea di note inconsistenti, così da venir meno l'incisività che resta solo accennata in suite scollegate. Peccato veniale, se non altro perchè siamo al primo capitolo discografico e il margine di miglioramento è ampio.
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