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VAREGO

Genova aveva quasi bisogno di una banda così, o sbaglio? Intendo dire...finalmente anche Genova può vantare una valida band in ambito postcore/sludge, come vi sembra la prospettiva? Sinceramente non abbiamo mai visto la cosa in quest'ottica, la tua opinione ci lusinga ovviamente. Non ci nascondiamo comunque dal dire che siamo una band molto ambiziosa, il cui intento principale è quello di diffondere il più possibile la nostra proposta musicale. In merito alla tua domanda dobbiamo però confessarti che la cosa che più ci ha colpito in questi primi mesi di attività promozionale per il nostro album, è proprio l'attenzione che è stata data dagli "addetti ai lavori" al fatto che provenissimo dalla Liguria. La cosa ovviamente ci fa molto piacere, in quanto siamo molto legati alla nostra terra, e probabilmente questo legame è stato inconsciamente trasmesso anche a tutti quelli che hanno a che fare con noi e la nostra musica. Bene così, non potevamo chiedere di meglio. Il vostro è un disco di non facile assimilazione, è abbastanza ostico, nonostante entri in testa dopo un paio di ascolti. A cosa è dovuta quest'ambivalenza? Probabilmente al fatto che abbiamo voluto inserire nel nostro disco quelle caratteristiche che ricerchiamo durante i nostri ascolti. Diciamo che gli album "usa e getta", quelli cioè di cui si sa già tutto del loro contenuto ancora prima di ascoltarli, non fanno decisamente per noi. La chiave per entrare in sintonia con il nostro lavoro sta tutta qui. In questo senso infatti non lo definiremmo come un disco "ostico", ma come un lavoro che richiede una certa dedizione, da ascoltare con curiosità per la voglia di scoprire qualcosa di diverso e di non facile catalogazione, ecco così che poi, come hai detto tu, le canzoni entrano in testa già dopo un paio di ascolti. In che modo le due chitarre hanno contribuito a creare un muro di suono così particolare, anche disturbante e dissonante se vogliamo? Il lavoro delle due chitarre è stato uno dei tanti punti fondamentali del nostro suono, su cui abbiamo voluto porre la nostra attenzione. Nei nostri brani esiste infatti un aspetto bivalente da tenere in considerazione quando si parla di "muro sonoro", da una parte abbiamo cioè un approccio monolitico e dal vago alone "ipnotico", dall'altro esiste invece la nostra esigenza di arrangiare e variare ogni singolo passaggio in modo da dilatare le atmosfere che impregnano il lavoro, senza creare momenti di disattenzione nell'ascolto. L'alchimia che si è generata in fase compositiva ha fatto sì che questi due aspetti si unissero alla perfezione, generando un particolare effetto claustrofobico ma dalle molteplici sfaccettature. Qual'è il vostro background musicale, e con quali dischi siete nati nei periodi in cui imparavate i vostri strumenti? Tutto è iniziato negli ormai lontani anni '90, quando nacquero o presero coscienza di sé bands enormi quali Tool, Kyuss, Alice in Chains, Soundgarden, oggi autentiche leggende, accanto alle quali si muovevamo in tempi e modi diversi temibili entità quali EyeHateGod e Neurosis. Ad oggi possiamo definirci dei fruitori di musica a 360°, ma il nostro background musicale proviene da qui, ha radici nel primissimo Grunge, in un certo modo di fare Stoner, fino a toccare alcuni territori che indicativamente potremmo etichettare come Sludge/Doom e Post Metal. Con una proposta musicale come quella di 'Tvmvltvm' le idee da sviluppare per il futuro sono tantissime. Avete già in mente qualcosa o per ora volete focalizzarvi nel presentare il cd dal vivo? Al momento ci stiamo muovendo per promuovere l'album in tutti i canali possibili e se arrivasse qualche interessante opportunità "live" sarà presa in considerazione. Detto questo, già dai tempi della stesura di "Tvmvltvm" ci eravamo accorti che la nostra proposta avrebbe dovuto avere una sua naturale prosecuzione in lavori successivi. Ci piace considerare infatti la nostra musica come qualcosa in divenire, che non può essere imbrigliata o tenuta a freno. Ecco perché stiamo già lavorando su idee ben precise che andranno poi a catalizzarsi in un ep di media durata, in cui esploreremo nuovi territori con l'ausilio di alcuni accorgimenti che stiamo sperimentando in studio. Inoltre siamo anche per certi versi "forzati" a proseguire su questa strada in quanto quasi inaspettatamente ci si è presentata un'opportunità di collaborazione con un'artista d'oltreoceano con cui abbiamo avuto il grande onore e piacere di entrare in contatto, che ha apprezzato il nostro album e che sarà presente sul nostro prossimo lavoro. Non vogliamo anticipare altro al momento, tutto sarà svelato in tempi un po' più maturi. Da quando vi siete formati ad oggi qual'è la vostra soddisfazione più grande? Se ci chiedessi una risposta semplice e diretta, non c'è possibilità di errore: la realizzazione fisica del nostro cd. Essere in possesso di un oggetto che contiene lunghi periodi di lavorazione, sacrifici e ovviamente anche molto divertimento è una sensazione unica e appagante. Da un punto di vista professionale però diremmo che la collaborazione con Billy Anderson, autentico guru della scena Sludge, ci ha davvero riempito di orgoglio. Saper di avere al banco del mixer una persona che ha prodotto, cito fra gli altri, "Disco Volante" di Mr Bungle e che ha registrato e suonato in "Houdini" dei Melvins è una bella soddisfazione. In più aggiungi il fatto che tra noi si è stretto un forte legame di amicizia, ecco perchè andremo nuovamente a lavorare con lui per il nostro prossimo album. Nella brevissima biografia si legge che siete veterani del circuito musicale underground da già molto tempo. Cosa intendete più precisamente? Una cosa molto semplice in realtà, non essendo più dei ragazzini, tutti noi abbiamo militato più o meno nel recente passato in varie formazioni underground della nostra regione, facendo concerti e realizzando anche dei demo, per cui ci faceva piacere rendere noto questo concetto. Possiamo considerare 'Tvmvltvm' come un concept, un viaggio? Se si spiegatecene meglio il significato, magari delineando al meglio ogni traccia che significato assume all'interno dell'idea principale. Sviscerarne interamente il significato è una cosa che non sta a noi, abbiamo volutamente affrontato questo "viaggio", come bene lo definisci tu, per lasciare all'ascoltatore la possibilità di trarre da ogni pezzo un suo valore con proprie emozioni. In termini generali l'album è un percorso iniziatico che si svolge secondo principi alchemici di creazione-distruzione-rinascita, i cui avvenimenti si susseguono non necessariamente con un andamento lineare, ma lasciano spazio anche a sovrapposizioni e traslazioni dai tratti onirici. L'album esce per l'etichetta Argonauta Records da voi interamente gestita, come mai questa scelta? Volevamo il controllo su ogni aspetto riguardante il nostro album e la nostra band, così dopo un'accurata ricerca di una capillare rete distributiva che potesse garantirci un'ampia diffusione del cd, abbiamo optato per continuare su questa direzione. Anzi, visti gli ottimi responsi, invitiamo le giovani band che si sentono pronte ad "emergere" a contattarci per intraprendere con noi una collaborazione improntata sulla crescita reciproca e la valorizzazione della scena Post Metal e derivati: www.argonautarecords.com. Avete tutto lo spazio che vi serve per dire ciò che vi dite...via libera! Grazie per averci scelto! Intanto un doveroso ringraziamento a te per la bella recensione al nostro album, in cui si evince che sei entrato in totale sintonia con la nostra attitudine e il nostro spirito, e poi grazie ovviamente anche ad Hardsounds per lo spazio che ha voluto dedicarci con questa intervista. Approfittiamo dell'occasione per invitare tutti i lettori a visitare la nostra pagina facebook e ad ascoltare il nostro lavoro.

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