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LYKAION

Ciao ragazzi! Benvenuti su Hardsounds.it! Presentatevi ai nostri lettori… Salve a tutti! I Lykaion sono una metal band di Roma attiva da ormai un decennio. Il genere che proponiamo è un mix di vari stili: passiamo dal gothic all' hard rock e al thrash metal... Il 2012 è stato un anno importante che ha visto la pubblicazione del nostro album di debutto, "Nothin' but death", uscito per Bakerteam records: un vero punto di svolta per la nostra carriera. 'Nothing But Death' è il vostro album di debutto e, come ho scritto nella mia recensione, è un lavoro ben riuscito e dal sound decisamente coinvolgente. Mi raccontate un po’ della produzione? Siete soddisfatti del risultato finale rispetto alle vostre aspettative? Siamo davvero più che soddisfatti sotto tutti punti di vista! Innanzitutto la produzione: per le riprese e il mixaggio ci siamo affidati a Stefano Morabito nei suoi "16th cellar studios" di Roma, mentre per il mastering ci siamo rivolti a Jens Brogren, che ha già lavorato con artisti di fama internazionale del calibro di Anathema, Amon Amarth e Devin Townsend. Insomma il prodotto finale suona davvero bene, la qualità audio riflette perfettamente ciò che noi intendiamo per potente e moderno! Nella recensione abbiamo citato alcune canzoni come "Free From All Your Fears" e "Fuck You (I Love Myself)" che mi hanno particolarmente colpito. Voi avete un brano dell’album al quale siete particolarmente affezionati? Domanda difficile! il mio brano preferito cambia in continuazione... Al momento sto ascoltando molto "The Dance", è un brano molto diretto e dinamico, divertente anche da suonare. E' comunque un album che può mettere d'accordo più tipi di ascoltatori: le canzoni che hai citato te rispecchiano la nostra anima più hardrock oriented, ma ci sono pezzi molto più sul versante metal ("A Cold Summer Day" e "Passion Kills") e qualcosa di più atmosferico e melodico ("Dimenticherai" o "Sick Love"). Vedi ho finito per citare anche troppi brani [ride, ndr] Il vostro sound richiama band come Poisonblack e Senteced: siete d’accordo o ci sono altre band che vi hanno influenzato? Direi che noi ci sentiamo influenzati da molte altre bands. Bands che tutt'ora ascoltiamo o che fanno parte del nostro passato e che anche indirettamente riemergono nelle nostre composizioni. I Sentenced ci piacciono davvero tanto, siamo fieri di averli come influenza e lusingati quando qualcuno lo riconosce. Purtroppo però in alcune recensioni siamo stati descritti come loro cloni, e sinceramente la cosa ci va un pò stretta. Ci sono molti punti in comune, ma anche molte differenze. Siete nati nel 2003 mentre il vostro debutto è di quest’anno. Raccontatemi cosa avete fatto in questi anni…. In questo lasso di tempo abbiamo pubblicato 3 mini cd, fatto parecchi concerti e subito più cambi di line up di quanto avremmo voluto. In realtà credo si possa ricorrere ad un'altra chiave di lettura: in tutti questi anni siamo cresciuti come musicisti e compositori ed abbiamo accumulato l'esperienza necessaria che ci ha permesso di aggiustare il tiro per bene prima di affrontare l'album. Se avessimo fatto questo importante passo 7-8 anni fa il risultato sarebbe stato molto meno brillante, dubito che ci avrebbe mai permesso di firmare per un'etichetta... Come sono state le recensioni su altre riviste e webzine? Direi da buone a molto buone. Davvero un'accoglienza più che positiva che ci ha dato morale e ci sta spingendo a fare ancora di meglio per il prossimo album. Non mi è capitato spesso di dirlo in una recensione, ma la copertina del vostro album mi è piaciuta tantissimo, ha un impatto visivo notevole. Come è nata? La Cover è stata realizzata da Sergio Monfrinotti, in arte "Adhiira art", bravissimo artista di Roma. Ha riscosso un notevole successo! Ciò che volevamo fosse rappresentato era il senso di spensieratezza e serenità nella parte superiore della cover, e di come andando oltre l'apparenza, la realtà riflessa nello specchio d'acqua trasmetta invece inquietudine e disagio. L'ispirazione ci è venuta direttamente dalle liriche di due canzoni in particolare, ovvero Empty e la title track. Avete in programma delle date e in che zona? Sarebbe interessante potervi vedere anche on stage… Abbiamo una sola data, un pò inusuale per noi oltretutto: si tratta di una versione acustica dei brani dei Lykaion, solo chitarre e voce per capirci meglio! Avrà luogo a Roma al Foolyk, un pub nel quartiere salario, venerdì 26 ottobre. Altre date per ora non sono programmate, siamo completamente assorbiti dalla composizione del nostro secondo album! Una domanda quasi d’obbligo: la scena italiana sta facendo emergere sempre più delle realtà interessanti, che si rivelano all’altezza e in grado di lasciare un segno nel panorama metal e rock in generale. Voi cosa ne pensate a riguardo? Sicuramente! Molte bands sono davvero in gamba, è frustrante vedere come non riescano a raggiungere i giusti riconoscimenti. Purtroppo è un brutto periodo storico che peggiora di anno in anno. Ok ragazzi, l’intervista finisce qui, grazie per la vostra disponibilità e in bocca al lupo per il futuro! Volete aggiungere qualcosa? Ti ringraziamo per lo spazio, invitiamo tutti i lettori ad ascoltare i brani che sono a disposizione sul nostro canale youtube e a lasciare un commento, una critica, un insulto pesante o una minaccia di morte, tutto sarà ben accetto! A presto!

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