THE MODERN AGE SLAVERY: OXYgen - Dipendenza senza scampo
È uscito lo scorso 18 settembre il nuovo singolo "OXYgen" dei deathsters emiliani The Modern Age Slavery, che anticiperà il nuovo album di prossima uscita. La band emiliana ha sempre avuto un approccio al death metal che potesse essere oltreché truculento, come nella migliore tradizione di questo sottogenere, comunque accessibile e fruibile anche per coloro i quali sono dediti all’ascolto di un metal più generalista, aperto a più orizzonti sensoriali.
"OXYgen" non fa eccezione, proponendo una band in buona forma e che si destreggia tra cambi di ritmo continui, molteplici velocità ed espressività d’assalto. Un brano che racconta quanto la dipendenza dalle droghe nel senso più ampio del termine possa portare ad un vortice senza capo né coda, nel quale non esistono vie d’uscita, se non quella ancor peggiore del prostrarsi alla dipendenza in maniera del tutto disarmante.
Il video che accompagna il brano cerca di rappresentare questa rappresentazione di totale assenza dal mondo reale che percuote la mente dell’inerme protagonista che, attratto dalle facili gioie e da un effimero senso di onnipotenza, si ritrova poi intrappolato in una fredda prigione cerebrale, assalito dalle più crude nefandezze che la sua mente può provocare. Come nella migliore tradizione death metal, l’artista Jakov Burov che ha curato il video crea immagini disturbanti e artisticamente violente che sottolineano il senso di disperazione che circonda il malcapitato individuo, immerso in una spirale di droga apparentemente senza fine ed assalito da mostri affamati di anime umane.
Un brano ed un video come "OXYgen" che può avere quindi anche un risvolto sociale e di riflessione, che vuole porre come obiettivo quello di rimanere estremamente attenti di fronte alle circostanze che la vita pone davanti, che si rivela piena zeppa di imprevisti che possono, in un attimo, cambiare definitivamente l’esistenza umana, qualora questa non fosse in grado di reagire prontamente ed adeguatamente a questi ostacoli. The Modern Age Slavery vogliono, quindi, invitare non solo ad ascoltare il nuovo brano, ma soprattutto a guardare bene il video per far capire come noi tutti possiamo essere davvero vulnerabili, nonostante le sfrontatezze ed i facili ottimismi.
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