Il 1987: Urgenze sonore al bivio
A ritornare con la memoria a 30 anni fa, l'87 mi sembra un anno in cui tante delle spinte propulsive che avevano animato la prima metà degli ottanta si stanno esaurendo. L'hardcore non è morto, come ha sostenuto Steven Blush, ma ha consumato quasi tutto il suo carburante in molti luoghi - in California, per esempio, e anche in Italia dove a giugno, al Casalone (Bologna), darà un'ultima gran dimostrazione prima di iniziare un lento declino. Si sono sciolti per esempio Dead Kennedys e Black Flag. I Circle Jerks invece sono in ottima forma ed escono con VI, album dalle sonorità più rock del solito, tra i loro migliori (c'è pure una cover di Fortunate Son dei Creedence). I Descendents concludono la loro fase classica con All - poi Milo se andrà (per anni) e il titolo dell'album diventerà il nome della band senza lui alla voce. A Orange County gli Adolescents si riuniscono dopo cinque anni e viene fuori Brats in Battalions. A Washington DC l'85 ha chiuso la fase hc e iniziato la fase post hc con Rites Of Spring, Embrace, Soulside - pare che gli unici a continuare per la loro strada siano gli Scream (con Dave Grohl alla batteria) e i Dag Nasty. Il livello di energia è ancora molto alto a New York - e in Inghilterra, dove stanno venendo fuori fatti "nuovi", destinati ad influenzare tanto il metal che l'hc.
Da un paio d'anni in UK era venuto fuori un HC sganciato nel suono dall'anarcho punk dei primi 80, decisamente crossover fin dall'inizio (basta pensare a Concrete Sox, Sacrilege, Heresy). L'87 è l'anno di una nuova mandata di gruppi di questa scena. A molti, compreso il sottoscritto, i nuovi gruppi inglesi sembrarono grezzi e regressivi. Mi ricordo una C-90 con Ripcord da un lato e Scum (1987) dei Napalm Death dall'altro che girò velocemente di mano in mano, suscitando la stessa reazione: "Robaccia". Robaccia che però piacque molto a John Peel (o forse lui credette che sarebbe piaciuta, che aveva potenziale). Mi sono chiesto spesso cosa sarebbe successo ai Napalm Death se Peel non avesse calorosamente appoggiato la loro causa. Fatto sta che di strada ne hanno fatta parecchia, di seguaci pure, e soundscan li piazza al numero 7 nella classifica dei top sellers death metal negli USA. Sui Napalm Death avrei dovuto iniziare ad accorgermi di un gap generazionale. "Kids want noise", ha detto Jess Cox, ed io non ero più un ragazzino.
Notare che prima di firmare con Earache (di cui faranno la fortuna), i Napalm Death erano stati in contatto con la Pusmort (Attitude Adjustement, Septic Death, Christ On Parade, Poison Idea). Ma alla fine non erano arrivati a niente - forse Pushead non era particolarmente convinto.
Per i CCM attraversare quella scena nel tour inglese dell'87 fu una specie di incubo, come racconta Antonio Cecchi in No More Pain. Su fb, qualche tempo fa, ho scambiato quattro chiacchere con un tipo del giro DIY UK che li aveva visti a Nottingham. Erano stati fischiati perché il frontman non parlava in inglese (Syd doveva essere extremely pissed, per rivolgersi al pubblico in italiano, in Inghilterra). Fatto sta che Ian Glasper inquadra bene le sorgenti di ispirazione di quella nuova scena inglese. Siege e Wretched, per esempio. E se a 18 anni vai matto per i Wretched (i milanesi avevano fatto un lungo tour inglese, nell'85), è difficile che ti piacciano i CCM di Into the Void. Nell'87 i Doom incidono il loro primo demo, War is Big Business. E ripeto che all'epoca, nel mio giro, nessuno sentiva il bisogno di un ennesimo gruppo dischargiano. Di gruppi inglesi ci piacevano gli Stupids, che con i germogli del grind e del crust non avevano niente a che fare, e ovviamente i veterani Broken Bones, che nell'87 escono con FOAD. Sulla copertina del disco c'è un BBHC inscritto in una X fatta con due tibie, a dimostrare che Bones e soci si sentono parte della scena HC.
Token Entry |
New York è in piena fase youth crew. Un certo appiattimento sonoro su moduli stilistici assai rigidi caratterizza quasi tutti i gruppi nuovi che vengono fuori in questa fase ma, per esempio, dal Queens arrivano i Sick of It All e gli ormai dimenticati Token Entry (che terranno a battesimo i Gorilla Biscuits sul palco del CBGB). Ma ci sono anche dei veterani della prima scena newyorchese, quella skinhead, che arrivano per la prima volta su vinile: i Warzone debuttano con il classico Don't forget the struggle, don't forget the streets.
In California stanno venendo fuori gruppi nuovi, la loro base è il 924 Gilman Street a S.Francisco: ma è una scena che perlopiù sta costruendo un rinnovato sound punk, lasciandosi l'hardcore alle spalle.
Basta vedere le band incluse in Turn it Around (1987), compilation di Maximum Rocknroll: Corrupted Morals, Operation Ivy, Crimpshrine, No Use For A Name, Sewer Trout, Isocracy. Quasi tutti usciranno su Lookout Records. Nessuno se lo immagina, all'epoca, ma si scaldano i motori per il grande successo commerciale del pop punk nei novanta. Però Lookout nel 1987 fa anche uscire Pain of mind , primo lp dei Neurosis (sì, erano decisamente dischargiani, all'inizio, ma erano un caso a parte e per me fu amore al primo ascolto).
Voivod, 1987 |
Il thrash metal... per il thrash metal nell'87 ci sono gli Anthrax, che escono con Among the living, e i Metallica che escono con The $5.98 E.P.: Garage Days Re-Revisited. Hetfield si fa fotografare con tshirt SNFU, nell'ep c'è un medley di due cover dei Misfits. Rispetto all'anno precedente sembra che non sia cambiato gran che, nello spirito (ma anche quell'ep sarà destinato al platino, negli USA), parrebbe che la morte di Cliff Burton non abbia intaccato l'attitudine del gruppo. In realtà le major hanno già capito che il thrash può dare buoni frutti (per loro). Per esempio il debutto dei Testament, The Legacy (1987), esce per Atlantic, il secondo lp degli Overkill, Taking Over (1987) esce in cooperazione tra Megaforce e Atlantic. I Death Angel, invece, debuttano da par loro su indie, con The Ultra Violence (Enigma, 1987 - la EMI non se l'era ancora comprata). A Los Angeles si conclude (pro tempore) la produzione discografica degli Agent Steel con Unstoppable Force, e inizia la vicenda degli Holy Terror con Terror and Submission. I Voivod restano su Noise ed escono col loro capolavoro Killing technology (1987).
Il crossover è ormai un fatto consolidato. I Corrosion Of Conformity escono con Technocracy, ultimo EP prima di passare direttamente al metal, con un completo cambio di sound. E' l'anno di Money Talks dei Cryptic Slaughter, dell'esordio dei Wehrmacht Shark Attack (lo attendevo dai tempi del demo Beermacht). Dopo un lungo silenzio, i Suicidal Tendencies escono con Join The Army. La formazione non è più quella del classico debutto, a Venice la scena è completamente crossover da un paio di anni e il nuovo disco dei Suicidal, pur mantenendo qua e là agganci al sound originario, sterza molto sul metal. E poi ci sono MOD e DRI.
USA for MOD sembrava proprio un modo per tirar su un po' di cassa sull'onda dell'inatteso successo degli Stoormtroopers Of Death. Il problema è che Billy Milano non sapeva dosare la provocazione, e AIDS (tradotto con anally inflicted death sentence) parve una sparata per compiacere le tendenze omofobe e destrorse della scena newyorkese. Coi DRI il discorso era diverso: fin dalla copertina Crossover era una dichiarazione programmatica ("pretenzioso", sentii dire da un veterano della scena)- si passa al metal (e si passa all'incasso). Oggi a riascoltarlo non fa questo effetto, ma ricordatevi che all'epoca tutti avevano ancora nelle orecchie Dealing with it. Il passaggio da brani di due minuti a brani di cinque non fu preso affatto bene da molti.
Addendum: ho tralasciato la Germania, dove se in campo thrash Kreator, Destruction e Sodom sono in piena attività, il più americano dei gruppi hc tedeschi, gli Spermbirds, esce con il secondo lp Nothing To Prove, ma sopratutto i Jingo de Lunch debuttano con Perpetuum Mobile, dimostrandosi fin da subito qualcosa di diverso da tenere d'occhio. Chiaramente sono andato a memoria, senza fare gran ricerche. ma se fate un confronto con l'86, potete trarre le vostre conclusioni.
Metalgeorge
10/02/2017, 23:34
Come al solito un compendio esaustivo da chi, come il sempiterno Heintz, ha stravissuto e supportato la scena punk/hc/thrash con passione e competenza. E come al solito, per me, una piccola discesa nei ricordi, decisamente più vaghi di quelli di Heintz (ero più vicino alla NWOBHM e al doom), ma pur sempre vivi. Grazie, come sempre, grazie Heintz!!!