M.J. KEENAN, S. JENSEN : Armonia degli Opposti
Le prime 150 pagine del libro sono una noia mortale, incentrate esclusivamente a descrivere luoghi, case, scuole e campi di allenamento dove Maynard James Keenan ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza fino all’arruolamento presso l’esercito americano che gli permise di ottenere una borsa di studio per iscriversi all’accademia di belle arti e seguire la sua più grande passione: il disegno. Il trasferimento a Boston dove formò la sua prima band i CAD (Children Of The Anachronistic Dynasty), e trovò lavoro come addetto in un negozio di animali; la capacità organizzativa gli permise di modificare la disposizione dei prodotti rendendo più attraente e funzionale il posizionamento degli stessi, in conseguenza di ciò ci fu una maggiore mole di vendita che gli portò una promozione ed il trasferimento a Los Angeles dove applicò la sua metodica ad un negozio di animali della stessa catena. Qui inizia la parte più interessante del libro, che aumenta esponenzialmente la voglia di leggere per arrivare quanto prima alla fine. Le prime esperienze di palcoscenico con i Green Jello in qualità di performer, l’incontro con gli altri membri con i quali formerà i Tool, l’escalation verticale nel numero di concerti ed i rumors che si crearono attorno alla band, la firma del contratto con la Zoo Entertainment che fu scelta tra la pletora di major che li corteggiavano promettendo lauti cachet, perché concesse loro tutta la libertà artistica che avrebbero voluto. L’intensa attività sessuale derivante dalla notorietà, ma che contestualmente lo lasciava interdetto poichè non riusciva ad avere una relazione duratura che gli permettesse di avere una parvenza di normalità. I lunghi tour nazionali ed internazionali, il doppio disco di platino raggiunto con ‘Aenima’, le beghe legali che fermarono temporaneamente la registrazione di ‘Lateralus’ (altro doppio disco di platino), e nel periodo di stallo Maynard insieme a Billy Howerdel formò gli A Perfect Circle con i quali potè utilizzare le tonalità della sua voce che non fossero lo screaming usato per superare la muraglia di suono dei Tool, raggiungendo il disco di platino col lavoro d’esordio ‘Mer De Noms’. La ricerca della stabilità lo portò ad effettuare un percorso interiore con gli indiani dell’Arizona e l’amore che scoccò per quella terra gli fece capire che il caos di Los Angeles non era il suo habitat naturale; ne seguì il trasferimento a Jerome (Arizona) e la scoperta della passione verso il vino grazie all’amico d’infanzia Kjirt, lo portò a piantare dei vigneti in quella terra arida e fare da apripista per quel tipo di coltura e relativa imprenditoria vitivinicola. La paternità inaspettata con una delle tante storie avute in passato, la sinergia per la gestione dei tempi da dedicare a tutte le band di cui faceva parte (comprendendo tra queste anche i Puscifer, un mix di diversi stili di musica unita al cabaret ed alla performance con cui esprimeva il suo lato comico che non trovava spazio nelle altre formazioni), l’attività imprenditoriale per la creazione dei suoi vini, la nascita di una relazione stabile con la manager della sua cantina vinicola che diventerà sua moglie e la ricerca delle sue origini italiane completano il quadro. Un libro dai due volti; se si riesce a superare l’empasse della prima metà, è caratterizzato da alti e bassi in quanto non sempre riesce a tenere alta la tensione, ma si perde in spaccati che tendono a descrivere troppo minuziosamente situazioni di secondaria importanza rispetto al quadro generale.
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