ZON: Astral Projector
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26/04/2020Il tempo di spingere il tasto play e si viene letteralmente travolti da una cascata originata dalle tastiere ("Put On The Show") suonate da Howard Helm: lo ritroveremo nei Refugee, autori di due buoni album di stampo AOR (speriamo possano essere oggetti a breve di una ristampa decorosa), ma anche ospite con il suo strumento in 'Hourglass', meraviglioso album targato Millenium con Jorn Lande ed il guitar hero Ralph Santolla (r.i.p.). I Zon sono originari dal paese della foglia d’acero, e come per tante altre band conterranee, il gusto per la melodia appartiene al loro DNA. Originario di Toronto, il quintetto muove i primi passi sui sentieri del prog rock fino a vestire i panni di alfieri del pomp rock, quello più solenne e regale, seguendo il medesimo percorso dei loro padri spirituali: gli Styx. Le similitudini con i giganti di Chicago non si limitano nel ricalcarne lo stile, il vocalist Denton Young (lo ritroveremo a suonare la batteria per Rick Emmett dei Triumph per l’album da solista ‘Swing Shift’) serba un approccio canoro che ricalca quello di Dennis Deyoung (con le dovute debite distanze): carismatico frontman ed autore di molti classici della prima era degli Styx. Con il consueto restyling sonoro in qualità remastered e reloated, la Rock Candy ristampa il debutto ‘Astral Projector’ (datato 1978), un perfetto esempio delle sonorità pomp rock interpretate da altri campioni del periodo come Kansas, Angel e Saga, oppure i meno noti ma altrettanto forieri di splendidi lavori come Trillion, New England, Roadmaster e Starcastle. Furono ben due i singoli scelti per la promuover ‘Astral Projector: "Melody", un brano rock dai tratti dolci che si appoggia su un soffice tappeto di tastiere, ed "On The Road", riff affilato e melodia angelica, ma è forse la vivace title track, sopraffatta dalle incursioni delle tastiere, a rappresentare al meglio il gruppo canadese. La ristampa contiene quattro bonus track, tra cui l’inedita di "The Battle".
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