ZEKE: 'TIL THE LIVIN' END
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20/04/2004"'Til The Livin' End" è una fiumara di energia che non trova sbocco, e che si schianta contro la diga che senza un minimo di resistenza, inesorabilmente, si frantuma e crolla come se fosse polistirolo e non cemento armato. Come se Lemmy & soci fossero preda di una vitaminizzazione eccessiva, una overdose di integratori di minerali, e come se questo disco fosse il risultato di una seduta in sala prove dopo l'abuso. I Zeke sono in giro da qualche anno, e dopo un breve split ritoranano con una formazione ridotta a trio. Ma è come se suonassero in quindici, tanta è la carica che la band americana riesce ad incamerare e poi a far esplodere attraverso brevi song attaccate l'un l'altra, senza i consueti due secondi di pausa tra una traccia e la successiva. Un minuto e mezzo, due minuti, tre minuti e pochi secondi in più(il massimo minutaggio raggiunto), sono la lunghezza delle scariche elettriche che, concentrate in trenta minuti totali di durata dell'intero lavoro, fulmineranno cose e persone che loro malgrado si troveranno nei paragi del vostro hi-fi. Senza distinzione nè di parentela né d'importanza, a monte della eventuale simpatia/bontà. C'è il rock'n'roll, ci sono i Ramones, fumate hardcore, ci sono, come dicevo ed in dosi massicce, i Motorhead. Felchtone-Paycheck-Matz hanno messo in piedi un mostro sul pentagramma che si nutre di adrenalina e si muove con andatura speedy, ed il passo pesante e devastante è ripreso dalla chitarra ipersatura che travolge eventuali residui sopravvissuti all'impatto ritmico. La sua voce è stridula, gracchiante, come un urlo semi-oppresso dal vomito, disperata ed incazzata col globo intero. E secondo voi quale potrebbe essere il suo mezzo di locomozione preferito? Of course, un carro armato truccato in una officina di periferia che schizza a velocità impensabili!!
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