THE DILLINGER ESCAPE PLAN: One Of Us Is The Killer
data
21/05/2013Due sono i momenti fondamentali che si possono individuare nella ormai ultradecennale storia dei The Dillinger Escape Plan: il primo è l'innesto nel 2001 di Greg Puciato nel ruolo di vocalist, un vero animale da palco e una forza della natura dietro al microfono, dotato di una enorme versatilità e capace di dare con la propria personalità (affiancata all'estro chitarristico/compositivo del leader Ben Weinman) un grande ed ulteriore slancio ad una band già fenomenale di suo; il secondo è la collaborazione nel 2002 (nell'E.P. 'Irony Is A Dead Scene') con quel genio che risponde al nome di Mike Patton, collaborazione che ha aperto ai ragazzi del New Jersey un intero universo di possibilità e di soluzioni sonore, capace di ridefinire in modo egregio ed unico lo stile di questi eclettici musicisti. La combinazione di tali elementi ha portato la band ad incidere dischi ('Miss Machine', 'Ire Works' e 'Option Paralysis') nei quali la furia del Mathcore veniva affiancata da track inaspettatamente melodiche ("Unretrofied", Black Bubblegum", "Widower" su tutte) e a volte stralunate, facendo assurgere i The Dillinger Escape Plan a band portabandiera di un certo (e nuovo) modo di intendere lo stile ultratecnico del quale sono i maggiori esponenti (oltre che prime movers), quasi una versione estrema ed evoluta di un improbabile incrocio tra tutti i vari progetti di Patton (Fântomas, Mr Bungle, Tomahawk, Peeping Tom) ed appunto il loro Mathcore originario. Ebbene oggi, nel nuovo capitolo della propria nutrita discografia, Ben Weinman e compari riescono nella non facile impresa di focalizzare alla perfezione la strada da seguire giungendo finalmente (secondo il nostro modesto parere) alla totale maturazione, incorporando in ogni singola traccia tutte quelle sfaccettature acquisite negli anni e precedentemente usate solo in ben distinti episodi. Così facendo l'ascoltatore rimane piacevolmente intrappolato in scintillanti caleidoscopi sonori dai quali difficilmente vorrà liberarsi, un po' come Alice che preferisce rifugiarsi nel suo folle Paese Delle Meraviglie piuttosto che subire passivamente la grigia realtà che la circonda. 'One Of Us Is The Killer' è un biglietto di sola andata per una dimensione deviata ma affascinante al tempo stesso, fatta di velocità pazzesche e frenate improvvise, stacchi jazz ed atmosfere da film Noir, melodie cristalline ma mai scontate, riff intricatissimi sostenuti da oscure ed ammalianti note di pianoforte, sample elettronici incastonati in uno strato di follia urbana sostenuta da una batteria che è impossibile seguire senza ritrovarsi con una totale emicrania, asfalto, lamiere contorte, deviazioni mentali e trip allucinogeni. Tirate fuori la vostra copia di Trainspotting (chi tra voi non dovesse conoscere tale capolavoro cinematografico può tranquillamente buttarsi da un ponte, magari il Bianconiglio avrà pietà di voi e ve ne renderà partecipe), togliete l'audio ed accompagnatelo alla nuova fatica dei Dillinger: non ve ne pentirete.
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