WORSTENEMY: UNDER ASHES OF WICKED
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18/08/2009Dopo un debut a tinte doom-death, ed uno split con la leggenda Mind Snare, ritorna la band di origine sarda. Anche stavolta i ragazzi ci hanno fatto attendere parecchio, ma ne è valsa la pena. Questo ep racchiude a sé elementi del tipico death metal floridiano, fondendoli con una particolare sporca attitudine, oltre ad una notevole e sporca perizia tecnica. Pur essendo poche le prove in studio registrate dalla band, l’esperienza dei quattro si sente eccome. Ogni composizione brilla di una sua luce, e ascoltare brani come "Nogoth", è davvero un piacere per l’udito. Riff granitici, accelerazioni improvvise che ricordano non poco, quella fucilata di disco che è 'The Bleeding' dei Cannibal Corpse (non per niente Mario e Marco sono fieri sostenitori del periodo Barnes). Lo stesso brano ha come guest agli assoli, Patrick Abbate, affermato chitarrista che ci rappresenta in Italia e all’estero: la sua prova, in pochi secondi, è tagliente e lascia un segno perenne nella nostra mente. C’è anche spazio per brani con un ritmo più sostenuto. "Burning Flesh" è un tipico esempio di ciò, anche se tutti i brani non tardano mai a mostrare il lato più malato e veloce della band. Andamento morboso dell’opener, attacco brutale per la seguente, un misto di suoni che non tarda a colpire positivamente chi ascolta, 25 minuti ottimi: il giusto tempo per poter concedersi un assalto di metal estremo dove non troverà assolutamente orpelli inutili ma solo l’essenza di come suonare metal deviato.
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