WARLOCK: True as Steel
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05/04/2011Sterzata commerciale con questo 'True As Steel' dopo l'heavy metal di 'Hellbound'; i cinque ragazzi tedeschi cercano di raggiungere maggiore popolarità proponendo un heavy rock più "easy", denso di melodie e riff tipici degli anni '80 americani. Prodotto da Henry Staroste e sapientemente mixato da Michael Wagener, con l'opener "Mr Gold" si dichiarano subito le intenzioni, cioè anche sui brani più tirati delle gran strizzate d'occhio dirette al mainstream. Non che sia un peccato, anzi, il disco alla fine risulterà splendido, è solo corretto fare intendere la piega intrapresa. Il riff di "Love in the Danger Zone" è vergognosamente Ratt, il brano di per sè è accattivante, in special modo sul ritornello, così come "Lady In A Rock 'n' Roll Hell" che è pura scuola Sunset Strip di L.A. dell'epoca. La title track, con il suo potente ed epico incedere, è forse la perla del disco, l'inciso da inno e da headbanging è geniale, mentre la ballad "Love Song" è romantica e sognante; "T.O.L." contiene una parte strumentale eccezionale, puro godimento. Menzione d'obbligo al singolo "Fight For Rock" che è si un ottimo brano, ma forse gli altri sopracitati avrebbero meritato quest'onore. Punti negativi ce ne sono ben pochi, forse la marcata pronuncia della valle della Ruhr da parte della bella e minuta Dorothee e nulla più. Un disco strano, il distacco dal primo EP e il successivo 'Hellound' è marcato, sicuramente la band ci ha guadagnato per la qualità espressa nei brani, per il sicuro riscontro commerciale che arriverà, e per aver preso le distante dai vari Scorpions, Accept e Helloween. Ora ci sono pure loro, quindi viva i Warlock!
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