VOODOO: Ashes
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23/10/2018Primogenito per i norvegesi Voodoo, progetto musicale rock, figlio del gusto per le melodie e i ritornelli vagamente pop, con un po’ di acido lattico dei Foo Fighters e il crescente trasporto vocale dei Muse. Un sound certamente capace di prendere una larga fetta di ascoltatori, in grado di ammaliare grazie a linee vocali seducenti. Raffinatezza si evince anche nell’uso delle chitarre, savoir faire che tra malinconia e romanticismo può indubbiamente raggiungere anche i meno avvezzi al concetto di rock. Non ravvisiamo alcuna escursione in generi diversi, sound tenue che può serenamente approdare nella definizione di mainstream. 'Ashes' scivola via liquido verso l’ascoltatore, apportando qualche interessante soluzione strutturale, ma restando “leggero” e godibile. Il lavoro ci stuzzica di più quando le chitarre si fanno più corpose, punti da cui ripartire, poiché troppo spesso le suite melodiche diventano eccessivamente prevedibili. Impalpabilità che diventa punto debole di un full-length nel complesso amabile, in grado di unire briosità a riflessività. Se siete dei palati particolarmente raffinati, potreste qui trovare il giusto compromesso per una “pausa” alla vostra sete di sapere e avanguardismo. Il tempo ci dirà se i ragazzi sapranno essere più graffianti ed esprimere maggiormente le emozioni che, ad oggi, restano solo accennate e sfumate. I Voodoo potrebbero sfondare nel mercato discografico, i numeri ci sono, ora vedremo se riusciranno anche a colpire anche per personalità ed idee.
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