VENDETTA: TYRANNY OF MINORITY
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01/12/2007Gli anni '80, mi dicono dalla regia, sono passati. Ma sempre dalla regia mi dicono anche che ci sono un sacco di nostalgici che ancora oggi ricercano quelle sonorità, a prescindere da quanto tempo sia passato. Ecco, i Vendetta fondamentalmente sono un gruppo di nostalgici che cercano di ricreare quei suoni con le atmosfere ed i vissuti che vi si accompagnavano. Questo può essere un bene o un male, la scelta sta all'ascoltatore; tuttavia è possibile trarre alcune considerazioni generali che aiutino a formarsi una prima impressione su 'Tyranny Of Minority'. Innanzitutto balza subito all'attenzione che non si tratta di un disco "pesante", ma piuttosto di un Heavy ottantiano abbastanza melodico, condito in fase di mixaggio da qualche effetto che lo faccia suonare un po' più duro. Nel complesso è un album fatto di mid tempo, di scatti non se ne trovano; l'ispirazione è un po' quella che è (non è certo da tutti essere originali nel momento in cui ci si rifà ad una scuola florida e sedimentata nel tempo), ma i pezzi non sono male. Le tematiche spaziano dalle tematiche sociali all'introspezione, e fin qui nulla di nuovo: argomenti sempre attuali ed interessanti, ma li si poteva affrontare in maniera un po' più personale e meno scolastica. I musicisti sono sicuramente notevoli, pur non presentando passaggi di spicco estremo (nessun ipertecnicismo), diciamo che non fanno molto, ma quello che fanno lo fanno bene. Cosa si può dire, in sunto, di un disco del genere? Semplicemente che non aggiunge granchè alla discografia personale, ma nemmeno la danneggia. E' un ascolto piacevole, ma nulla di più. Investirci soldi? Nè sì, nè no: non sarebbe l'investimento del secolo, ma nemmeno un inutile scialacquo.
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