VADER: BLACK TO THE BLIND
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05/06/2008Con questo disco-mazzata i deathster polacchi tornano alla carica a pochissimo tempo dalla release degli album precedenti, dimostrando l'attitudine all'iperattività creativa che ha contraddistinto la carriera del gruppo. Il capolavoro De Profundis fa parte del passato, così come l'album di cover uscito solo un anno dopo. A 'Black ToThe Blind' spetta, dunque, l'arduo compito di non deludere le (alte) aspettative che i metallers hanno nei confronti della band dopo le preceenti release, e questo, purtroppo, non si è verificato. Ma non perchè l'album sia brutto, anzi. Piuttosto perchè si è venuto a trovare subito dopo un disco quasi inarrivabile, e, col senno di poi, ad anticipare il capolavoro 'Litany'. E' per questo motivo che, probabilmente, l'album è passato un secondo piano rispetto a quelli citati prima. Musicalmente parlando, poi, assistiamo a una semplificazione del sound, che diventa assai meno complesso e maggiormente violento e tirato. I brani non durano più di due/tre minuti, e sono delle vere e proprie mazzate slayerane, con riferimento a 'Raining Blood'. Troviamo anche un po' di Terrorizer tra le influenze, specialmente nella seconda traccia, The Innermost Ambience. Riff semplici, direttissimi e molto Bay area, batteria che tiene quasi esclusivamente blast beats velocissimi e spaccaossa. Solistica appena accennata, con soluzioni tipicamente slayerane anche in questo senso. Unica eccezione, la bella e potente title track, sicuramente il pezzo più riuscito e complesso del disco, brano che sembra provenire da uno dei lavori precedenti, anche se non privo dell'anima ferocemente thrash del full lenght. Nell'insieme l'album è godibile, ma non è nulla di trascendentale. Purtroppo ha avuto la "sfortuna" di essere stato pubblicato dopo 'De Profundis' e prima di 'Litany'. C'è sicuramente di meglio, ma non ce la sentiamo di sconsigliarlo.
_ PER I FANS DI Slayer
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