TWO FIRES: BURNING BRIGHT
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19/09/2010Ritorno positivo questo dei Two Fires, band con a capo Kevin Chalfant il quale, per l'occasione, si vede orfano di Josh Ramos, chitarrista con cui aveva condiviso le fortune dei primi due capitoli. "Burning Bright", quindi, è il terzo disco di un monicker che oggi ha poco senso di esistere; è anche un lavoro che non si discosta di una virgola dalle precedenti uscite approcciando il genere nei modi cui siamo già abituati ad ascoltare. Quindi niente di moderno, neanche l'ombra, sia per quanto riguarda i suoni, sia per quanto concerne lo stile, nonostante la band che accompagna il buon Kevin sia completamente nuova. Poco male, però, dato che il disco gode di una qualità media abbastanza alta pur non raggiungendo mai le strepitose vette del disco d'esordio, tutt'ora migliore testimonianza del talento artistico dei due(ex), soprattutto quello di Chalfant il quale ancora una volta dà dimostrazione di essere lui il vero erede di Steve Perry, e che senz'altro avrebbe meritato una chance quando Augeri lasciò i Journey. Lo dimostra goverando brani snelli e vincenti che mirano dritti all'essenza della forma canzone, quindi melodie e chorus coinvolgenti che anche dopo ripetuti ascolti lasciano sempre un segno nuovo. Sintomo di freschezza compositiva al di là del ristagno di un genere che se non riesce a dire niente di nuovo, riesce comunque a "ripetere" le lezioni con personalità. Tirando le somme, quindi, 'Burning Bright' è un disco che merita attenzione, che pecca di una certa linearità di fondo che riesce ad ogni modo a mascherare grazie all'abilità compositiva, ed all'interpretazione vocale di un ugola che aspetta ancora la definitiva consacrazione.
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