ABYSMAL DAWN: PROGRAMMED TO CONSUME
data
14/08/2008Seconda uscita per i californiani Abysmal Dawn, che presentano un lavoro che difficilmente deluderà i deathster più accaniti, specialmente quelli legati al sound floridiano. Ed è proprio da due delle band più rappresentative della scena di Tampa (Morbid Angel e soprattutto Monstrosity) che i nostri attingono gli elementi base della loro proposta. Quindi tempi di batteria assolutamente non lineari e ripetitivi (ma non certamente disumani, sia ben chiaro), che vedono un'alternanza di complicati e dispari mid-tempos a mazzate blast-beat, con le chitarre che costruiscono riff su riff, seguendo ogni stacchetto, in puro stile Morbid Angel, anche se della polverosità e della cupezza di Azagthoth e compagnia i nostri non hanno pressochè nulla. Come dicevamo prima, il paragone più azzeccato è con i Monstrosity, dei quali ritroviamo l'approccio tecnico, i fraseggi rapidi, le ritmiche serrate e mutevoli, la strutturale melodicità degli assoli. Il growl di Elliot è molto duro e potente, anche se ricorda di più la scena svedese piuttosto che quella americana. L'interessante e futuristico artwork della cover è stato realizzato dall'artista Pär Olofsson, che ha realizzato copertine per molte metal band, ed è ben correlato alle tematiche fantascentifiche dei testi. In sostanza è un lavoro con nulla da eccepire, ma sicuramente non eccezionale. Immancabile per gli appassionati del Death made in Usa, superfluo per tutti gli altri.
Commenti