THUNDERMOTHER: Heat Wave
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03/08/2020Le Thundermother sono un gruppo tutto al femminile attivo da ormai dieci anni che giunge con "Heat Wave" al suo quarto full-length. Accanto alla leader e fondatrice Filippa Nassil ritroviamo ancora una volta la cantante Guernica Mancini e la batterista Emlee Johansson, mentre rispetto all'album precedente cambia la bassista con l'innesto di Majsan Lindberg, al debutto in studio ma reduce già da un lungo tour che ha visto protagonista la band svedese nella seconda metà del 2019. Il sound è un hard rock, influenzato da AC/DC e Motorhead, certamente costruito attorno alle sei corde della Nassil, che macina un riff dopo l'altro, riuscendo a conferire ai brani un concentrato di energia e di grinta. Nel loro stile si possono notare tuttavia anche elementi del rockblues settantiano, esaltate dalla bella voce, leggermente graffiata e con venature blues, della cantante; inoltre, di tanto in tanto viene inserito anche l'hammond, che accentua appunto queste caratteristiche, ad esempio in un brano intriso di psichedelia come "Purple Sky". S'inserisce subito bene anche la bassista, autrice di belle linee di basso e che si lancia addirittura anche in assoli in un paio di tracce. La tracklist è dunque ricca di brani trascinanti e dotati di un buon groove, tra i quali spiccano ad esempio "Loud And Alive", la title-track, "Driving In Style" e "Free Ourselves", per quanto non manchino canzoni più melodiche come "Sleep" o che prevendono parti più atmosferiche o blueseggianti, come la già citata "Purple Sky" e "Mexico". Un buon disco, dunque, nel quale le quattro musiciste svedesi, pur senza inventare nulla, dimostrano di possedere ormai una certa personalità e di aver raggiunto un proprio stile, riuscendo ad essere trascinanti e coinvolgenti, senza per contro dare l'impressione di essere scontate o prevedibili.
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