THE STEVE GRIMMET BAND: PERSONAL CRISIS
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05/11/2007La "crisi personale" di Steve Grimmet sfocia in un disco duro e deciso che per la prima volta nella carriera post Grim Reaper del singer inglese ripercorre in parte proprio lo spirito della sua band originaria. A metà strada tra gli ultimi lavori targati Lionheart e quelli dei Grim Reaper. Hard britannico ed heavy metal europeo. Questo è il sunto di 'Personal Crisis', disco della sua rinascita artistica dopo lo scioglimento dei Lionheart. Un lavoro piacevole e grintoso, privo di fronzoli come nella migliore tradizione "grimmettiana" che conferma le ottime doti di compositore oltre a quelle straordinarie di frontman con l'ugola al vetriolo. Brani diretti, possenti e dalle linee melodiche vincenti. "Promises", "Invicible" e "Strenght" mostrano denti aguzzi e sbranano qualsiasi cosa capiti loro a tiro, ma con delicatezza. "Wrath Of The Ripper" è, invece, la traccia più "reaperiana" del lotto, quasi come se fosse un brano estratto da 'Rock You To Hell'. Poi ci pensa la solita eccellente prestazione vocale di Steve il quale, in coppia con l'altro reduce dei Lionheart alla chitarra Steve Nash(efficace lavoro sia in fase di riffing, sia in fase solista), marchia a fuoco ogni canzone sputando l'anima nel microfono. Buona la produzione(Dennis Ward dei Pink Cream 69 produce la voce), poco interpretabile la copertina, con una sezione ritmica affiatata e di tutto rispetto composta dagli ex The Shock e Paul Di Anno Ritchie Walker e Pete Newdeck, 'Personal Crisis' si rivela un disco d'impatto, tagliente, che ha poche cose da dire, ma riesce a dirle in un modo assai convincente.
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