The Intersphere: Relations In The Unseen
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12/03/2014Partono forte i ragazzi provenienti dalla Germania, le danno subito in faccia come direbbe un vecchio rocker. 'Relations In The Unseen', anche title track e brano d'apertura fa capire che non scherzano, che alla quarta fatica vogliono fare il botto, vogliono misurarsi con realtà più grandi di un underground cui sono stati costretti a viaggiare fino ad ora. L'album è prodotto che è una meraviglia, il sound è di quelli moderni, il rock da strappamutandine foruncolate per intenderci, ma fatto bene. "The Ones We Never Knew" è perfetto per andare in radio, ballad supportata da quel "motivetto" di pianoforte che l'ascoltatore medio poco ricorda, ma inconsapevolmente ne resta intrappolato. L'album è cosi, sembra scritto apposta per restare nelle classifiche, "Panic Waves" la puoi ascoltare mentre fai acquisti da Coin, come nel più lurido scantinato di Budapest. Scorre senza grosse pretese il resto, d'altra parte questo tipo di produzioni mira a quel dettaglio che ti resta in testa, al singolo da classifica, pazienza se il resto suona tutto uguale; aggiungiamoci parole come "Love or Death" ed insieme al Topexan compreranno anche i The Intersphere. Se la fortuna li assiste pensiamo ne sentiremo parlare su larga scala molto presto. Noi cambieremo stazione radio, ma questa è un altra storia.
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