TERROR: KEEPERS OF THE FAITH

Titolo banale, copertina orribile, dei precedenti temibili (leggi dischi fotocopia e che definire poco ispirati è un eufemismo), come ci si poteva aspettare il ritorno dei Terror, band che Century Media continua a custodire gelosamente? Ovviamente i presagi erano dei peggiori, e mi ero già preparato, col ghigno da snob, a stroncare il solito disco di piattume macho core, che nessuno lo dice, ma ha assunto proporzioni preoccupanti, anche più del gay core (chiamamolo così va). E invece le carte cambiano, e Keepers Of The Faith è un disco coi contromaroni, roba da impressionare persino il sottoscritto, che ha smesso di entusiasmarsi per dischi di questo genere da tanto tempo. In realtà non ci sono novità di rilievo da segnalare (cosa che sembrerebbe contrastare con ciò che ho detto poco sopra), ma la freschezza del nuovo parto dei Terror è innegabile, tanto che oserei dire che gli Hatebreed hanno finalmente trovato dei degni concorrenti, che peraltro non sono nemmeno degli scopiazzatori senza ritegno. Chapeau, e se lo dico io… poi i fan dei Terror il disco lo avranno già, e cosa parlo a fare. Bravi.