SYNODIK: Sequences For A New Matrix
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10/10/2012Mettetevi seduti perché nel disco in oggetto c’è tanta, tanta roba di cui parlare. I genovesi Synodik, nati dalle ceneri degli Asylum, per il loro esordio hanno fatto davvero le cose in grande. Dall’artwork di copertina al ricco libretto interno a cura dei Moderna Studio in Polonia, passando per il mastering di Tommy 'Sadist' Talamanca ai Nadir Studio, la band confeziona un full-length di assoluto livello sotto tutti i punti di vista. Sarà ché non siamo abituati a tanta professionalità da un lavoro d’esordio interamente autoprodotto, ma la sorpresa positiva che l’ascolto del disco ci ha lasciato è a dir poco spiazzante. Questo 'Sequences For A New Matrix' è un gioiello di technical death metal, un vanto tutto italiano da esportare con orgoglio. Il cd possiede il pregio migliore che si possa chiedere, ovvero quello di regalarci sensazioni nuove ad ogni ascolto grazie ad un suono maturo ed ispiratissimo, impreziosito da tecnica e personalità da veterani. Dall’opener "He Came From The Sky" alla spettacolare title track che chiude l’album, veniamo inesorabilmente rapiti da un death metal tecnico e potente, ma mai caotico dove non si cerca di stupire l’ascoltatore con freddi e velocissimi assoli, o con improvvisi inserimenti di tastiera, ma si propone un suono aperto a molteplici soluzioni con richiami dagli Obscura ai Sadist, fino ai Cynic di inizio carriera. Ma l’arma in più sono sicuramente le tastiere che brillano di luce propria, protagoniste in brani come "Speak To The Void", o nella strumentale "Sidereal Month" e più discrete nelle altre song, ma sempre perfettamente amalgamate con gli altri strumenti. Sia chiaro che anche la potenza non manca e difficilmente potrete resistere al riff centrale di "Headshot", senza dimenticare una sezione ritmica potente e dinamica in un disco che, siamo certi, non passerà inosservato.
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