SYNNOVE: THE WHORE AND THE BRIDE
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11/07/2008Direttamente dall'Australia arriva quest'insolita white metal band. Eh si, perchè nonostante i Synnove siano musicalmente dei black-doomster con i contro-attributi, le tematiche dei loro testi sono spiccatamente cristiane (dopotutto, stiamo parlando di una band che schiera alla voce Brad Bessel dei Virgin Black). L'incedere lento e cadenzato dei brani di 'The Whore And The Bride' viene inframezzato da veloci e tiratissime scariche in blast beat, di puro stampo black metal, accompagnate dall'aggressivo screaming di Bessel. Ma la loro composizione? E' meno minimale di quanto si potrebbe pensare, data l'elevata riffosità della chitarra, che costruisce melodie e fraseggi che vanno ad intrecciarsi con le tastiere, ora oscuramente maestose, alla Limbonic Art, ora cupissime e 'ambient', ma allo stesso tempo dotate di una forte introspettività. Ma troviamo anche chitarre 'aperte' e vagamente saturate, perfetto accompagnamento all'inesorabile lentezza del drumming. Predestinazione, ineluttabilità, desolazione ma allo stesso tempo speranza per ciò che sarà: queste sono le sensazioni che si hanno ascoltando gli australiani. Raramente capita di trovarsi di fronte a lavori così introspettivi ed emozionali, che riescano davvero a trasmettere delle sensazioni attraverso le loro distorte note, e che nonostante la non originalità della proposta si lascino ascoltare e apprezzare in questa maniera. Da scoprire.
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