SUPERCHARGER: Broken Hearts And Fallaparts
data
18/02/2014Dopo i fortunatissimi 'Handegranade Blues' (2009) e 'That's How We Roll' (2011) che li ha visti irrompere sulle scene, i danesi SuperCharger sfornano il loro terzo lavoro, 'Broken Hearts And Fallaparts'. Un rock'n'roll con un pizzico di metal, descrizione che calza a pennello. L'influenza musicali che salta subito all'ascolto è quello degli Skid Row, ma non mancano pezzi che ricordano vagamente i Kiss - "Five Hours Of Nothing" - e gli Offspring - "Suzi The Uzi" - giusto per fare qualche esempio. Ma non tiriamo subito le somme, e non inneggiamo al "ecco la solita band che campa ancora nel passato", meglio album così che mille altri fatti di quella pseudo musica che spacciano in giro. Questi ragazzi arrivati al terzo lavoro ufficiale hanno grinta e talento da vendere, a confermare ciò è la ritmica che varia continuamente andando a scorrere la tracklist, poi unica ballad (malinconica) è "Goodbye Copenhagen", dove esce fuori una facciata opposta ad assoli di chitarra, voce potente ed incazzata ascoltati per le prime undici tracce. Tirando le somme, 'Broken Hearts And Fallaparts' è quel tipo di album che colpirà anche i non amanti del genere, quel rock'n'roll orecchiabile da mettere quando si è in viaggio, o solo per compagnia durante la fase relax della giornata.
Commenti