SUICIDAL WINDS: CHAOS RISING

I Suicidal Winds appartengono a quella schiera di band che preferiscono (o sono costrette a) rimanere nell’underground per tutta la vita, godendo comunque di un buon seguito ed una ancora più nutrita discografia. Band non di culto, ma che rappresentano, a tutti gli effetti, l’espressione più genuina di certi stilemi musicali. “Chaos Rising”, nuovo parto per questi cinque svedesi, è un concentrato di thrash metal infuocato, debitore alla scena tedesca soprattutto, ma anche al black metal meno ortodosso, si vedano i Dissection di “Storm Of The Lights Bane”. C’è qualcosa che non va in “Chaos Rising”? Assolutamente no, e ogni amante di questo genere troverà pane per i propri denti negli undici brani del disco, ma c’è anche da dire che la noia fa spesso capolino, e se i Suicidal Winds non sono mai usciti dall’anonimato ci sarà pure un motivo. Aggiungiamo pure che la produzione è abbastanza confusionaria e a volte sembra di ascoltare dei fruscii, e la somma è completa. Passate pure oltre, a meno che non vi piaccia fare i nostalgici dell’elite metallara.