SUDDEN DEATH: UNPURE BURIAL
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14/06/2006I riff stoppati dei Pantera hanno generato tanti di quei pargoli che ancora oggi assistiamo a nuove nascite. Gli americani Sudden Death (da non confondersi con l'omonima band italiana dedita ad un travolgente Death Metal) fanno a tutti gli effetti parte di quella famiglia che Phil Anselmo e soci hanno indirettamente dato alla luce. Un sound che negli anni '90 veniva definito Post Thrash Metal ma che nel 2006, dopo una marea di epigoni, non può che risultare stantio se ripetuto alla lettera. "Unpure Burial" è appunto un album troppo derivativo che risente della mancanza di brani di spicco e che si limita a ripercorrere fino all'ultimo ingrediente la solita ricetta di cui sopra; in alcuni casi - vedi "Cold", "Living and Dying" e "Damn" - l'impasto riesce decentemente, ma i restanti episodi sono talmente insipidi da cancellare quanto di buono i Sudden Death riescono, a fatica, a mettere in piedi. "My Left Shoulder" ad esempio, altro non è che un tentativo bislacco di ripescare i migliori Machine Head senza riuscire nemmeno ad avvicinarsi. Eppure questi cinque americani, complice una buona registrazione, dimostrano di avere una padronanza degli strumenti niente male, ma il songwriting tende a far scivolare questi 40 minuti senza lasciare alcun segno se non due o tre sussulti e un bel po' di noia.
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