SUBHUMAN: Tributo Di Sangue
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05/11/2012Dopo l'inaspettato successo di 'Delirio N°1' (di cui viene riproposto il brano "Il Vecchio Bastardo"), e il debutto su Maple Metal Records con 'Profondo Rozzo', torna il quintetto toscano con quello che è il naturale proseguimento del discorso rimasto in sospeso tre anni fa. Non poteva che esserci inizio migliore con "Nutrimi Ancora", manifesto volgare e violento di una band in grande spolvero, tra blast assassini e sei corde inferocite. L'opener, così come il primo singolo dal testo geniale "Fassaborto", fanno capire all'istante come sono i Subhuman del 2012: pesanti, osceni, veloci, tecnici. Ad ogni modo, pur sempre aperti alla melodia e al brano che riesca a prendere subito l'ascoltatore. Ne sono esempio l'irriverente "L'Atroce Scommessa" e "La Profezia", quest'ultima marziale e granitica, e con degli ottimi assoli, dove spunta come da sempre, qua e là, il fantasma di Mustaine. 'Tributo Di Sangue' è un disco che scorre via alla grande, senza intoppi, eppure si estende in esso un'anima più complessa di quanto sembri: sono tanti i continui cambi di tempo, gli stacchi improvvisi e le urla avvelenate di Fabrizio che rendono le fiammate armoniche ancora più esaltanti ("In Memoria Di Me", o la dedica a cuore aperto al Jack Daniels nella quinta traccia). Come al solito la resa finale dei loro dischi punta sul giusto equilibrio tra irriverenza, divertimento e gran gusto nel songwriting. Nessuna sbavatura, solo l'ennesima conferma di una band che non fa rimpiangere i soldi spesi nei propri dischi con del thrash vecchia scuola, rinvigorito in una maniera estrema dal taglio moderno. In conclusione, per quanto possiate trovare da ridere nei loro testi, c'è anche da riflettere: e se qualche idea sparsa qua e là vi sembra sin troppo fuori contesto per un disco thrash metal, forse il caso che torniate a tutt'altro genere, giusto per appagare la vostra sete di mediocrità.
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