ROXY BLUE: Roxy Blue
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22/08/2019Qualcuno di voi, sicuramente tra coloro che apprezzano l'hair glam metal a cavallo tra gli anni '80 e '90, si ricorderà dei Roxy Blue che riuscirono a fare una comparsata sul mercato discografico nel 1992 rilasciando un buon album (non certo un capolavoro come gran parte della critica lo decantava), per poi essere spazzata via senza tante storie dal ciclone grunge. E' incredibile come questi ad oltre venticinque anni si rifacciano vivi con 3/4 della formazione originale, la svolta nel sound è parziale ma significativa che punta dritto verso una struttura più moderna e che guarda verso l'alternative metal pur mantenendo alcune caratteristiche di base rinvenibili nel disco di esordio come appunto l'hair e lo street, filoni musicali tipici dell'area losangeliana dalla evidente atmosfera festaiola e dove di Jack Daniel's ne andava via ad ettolitri. Adesso le cose sono un po' cambiate, si percepisce una maggiore ruvidità tanto nelle linee vocali, sicuramente più abrasive, quanto nel sound dove alcuni elementi post grunge e southern rock emergono nemmeno troppo velatamente, di certo a livello di forza ed energia sprigionata il combo non ne esce ridimensionato, anzi, e il merito è anche di Jeffrey Wade Caughron alla chitarra, unico nuovo membro della formazione attuale. Non possiamo però non notare una certa ruggine, i tanti lustri di inattività si fanno sentire (due/tre brani risultano banali e sottotono), ma l'attitudine è sicuramente rimasta quella giusta, con forse minor frivolezza a pro di una sfrontatezza nell'approccio che in questo genere musicale appare indispensabile.
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